Doxee punto di riferimento delle utilities e non solo. L’AD a FOL: “Digitalizzazione la chiave di volta”
A un occhio poco attento, Doxee è una delle tante matricole quotate all’AIM nel 2019, precisamente il 19 dicembre. L’azienda fondata nel 2001 e attiva nella nell’erogazione di servizi e dematerializzazione della documentazione e di trasformazione digitale attraverso una piattaforma proprietaria (Doxee Platform), è molto di più. Lo scorso esercizio si è chiuso con un aumento dei ricavi caratteristici del 12,8% a 15,5 milioni di euro, un Ebitda in rialzo del 59,5% a 5 milioni, un Ebit più che raddoppiato da 1 a 2,3 milioni e un utile netto passato da soli 0,6 milioni a 2,3 milioni. Per saperne di più ne abbiamo parlato insieme all’amministratore delegato della società di Modena, Sergio Muratori.
Da un foglio impaginato a un intero ecosistema digitale
“Siamo nati con una idea che era quella di presidiare la supply chain della trasformazione del dato in un documento. All’epoca era un documento impaginato, e per la maggior parte dei casi raggiungeva il destinatario finale attraverso la carta stampata. Però c’era questa trasformazione del documento, che consentiva di efficientare questa supply chain. Di conseguenza, introdurre e dare un momento importante alla trasformazione del dato in un documento e generare una supply chain che beneficiasse per i grandi emettitori di documenti di quelli che erano i vantaggi della liberalizzazione postale e dell’utilizzo di un multisourcing. Nel tempo la società si è trasformata, affiancando alla capacità di poter offrire soluzioni anche nell’ambito della dematerializzazione (la possibilità della fatturazione elettronica) per arrivare al momento più importante che è quello degli ultimi anni, dove si è digitalizzato il rapporto con il cliente e quindi se prima c’era un processo oggi c’è un cliente con cui devi interagire in modalità, non più one way come accadeva in precedenza quando arrivava un pdf paginato, ma una comunicazione bidirezionale (tipo un video personalizzato o micro sito navigabile) che mette il cliente al centro e consente di allargare i punti di contatto ed estendere la possibilità di dialogare con i propri clienti, conoscerlo meglio, e poter comunicare meglio anche i dati documentali ma soprattutto riuscire a favorire una relazione che a questo punto è digitale. E anche dopo quello che abbiamo vissuto negli ulimì mesi, questo è centrale. Lo è non solo per i grandi emettitori di documenti, ma lo è soprattutto per altri settori come quello della pubblica amministrazione, il retail. Quindi settori dove hai necessità di un cambio di modalità di gestione della comunicazione. Doxee intercetta questo perchè aiuta a sfruttare l’ecosistema digitale che si viene a creare“.
L’ acquisizione di Littlesea
La società nelle ultime settimane ha perfezionato il closing per l’acquisizione di una partecipazione pari al 91,07% del capitale sociale della società Littlesea, specializzata nella produzione automatica di video interattivi personalizzati: “E’ una acquisizione importante perchè l’unione con Littlesea permette di posizionarci come leader, anche a livello internazionale, in una di quelle che una delle line di business promettenti per noi: ovvero quella dell’interactive experience, all’interno del quale abbiamo i video personalizzati e automatizzati. Abbiamo coniato un claim che è ‘data telling’, che apre a scenari che effettivamente con l’unione dell’integrazione con la piattaforma di Littlesea all’interno della Doxee platform può consentire diversi aspetti positivi rispetto al piano di crescita che abbiamo. Innanzitutto, l’estensione a nuovi mercati, quali quelli dell’editoria e del publishing, e ancora del retail e della Gdo. Quindi mercati caratterizzati da componenti legate all’e-commerce. Dall’altra parte la possibilità di andare, sostanzialmente a promuovere, un modello di ‘go to market’ che non è solo diretto al mercato entreprise ma che ha come focus quello di accelerare un posizionamento, anche nel mercato delle small e mid entreprise e business”.
Consolidate le partnership con ENGIE, Eni gas e luce, Sorgenia
L’emergenza Covid-19 ha spinto molte aziende del comparto Utility ad accelerare il percorso di trasformazione digitale per consentire ai propri clienti di utilizzare tutti i canali e gli strumenti digitali al fine di accedere in modo semplice e rapido alle proprie informazioni, fruire dei diversi servizi digitali disponibili e poter effettuare i pagamenti comodamente da un pc o uno smartphone senza uscire di casa. I maggiori leader del settore utility hanno scelto da tempo Doxee come partner per la digitalizzazione rivisitando profondamente la loro strategia di relazione con i clienti e innovando i processi di comunicazione. Molti di loro ad esempio hanno scelto di progettare con Doxee la bolletta interattiva personalizzata sulla base delle abitudini di consumo di ogni singolo utente. Per l’azienda Eni gas e luce la trasformazione digitale è un percorso rivolto alla continua innovazione di processi e sistemi nell’ottica di offrire esperienze positive e una sempre maggiore vicinanza ai suoi clienti. Nel periodo di maggiore emergenza Eni gas e luce, grazie al supporto offerto anche da Doxee, ha potuto mantenere il costante collegamento con i suoi clienti attivando rapidamente gli strumenti digitali di relazione, favorendone l’adoption anche per il futuro grazie ad una più ampia base digitalizzata. Il digitale consente una trasformazione profonda dei modelli di relazione e di business, accelerando l’innovazione tecnologica e l’introduzione di nuovi servizi. E’ questo il caso di Sorgenia, una fra le aziende utility che considera il digitale uno strumento indispensabile nella relazione con il cliente. Enrico Celotto, Chief Marketing Officer di Doxee commenta così la scelta strategica del cliente. “Aziende lungimiranti come Sorgenia hanno capito che la trasformazione digitale non è più un’opzione, ma una condizione essenziale su cui fondare la crescita del business nei prossimi anni. La valorizzazione di un asset fondamentale come quello dei dati dei clienti passa da questi processi e abilita modelli di business, impensabili in precedenza, e che oggi risultano essere fonte di crescita a due cifre per il settore Utility”.