Dose di richiamo vaccino Covid è inutile, scienziati dicono no al piano Biden. Tremano i titoli Moderna e Pfizer
Gli studi clinici non supportano il beneficio di aumentare le vaccinazioni contro il Covid. E’ l’affermazione perentoria di un gruppo di scienziati in un articolo pubblicato sulla rivista medica The Lancet. Il gruppo comprende due esperti di vaccini quali Marion Gruber e Philip Kraus che lo scorso mese hanno abbandonato la Food and Drug Administration (FDA). Il motivo della loro uscita dalla FDA sarebbe stato proprio la frustrazione per il piano dell’amministrazione Biden di indicare il richiamo del vaccino.
La task force Covid della Casa Bianca ha recentemente annunciato il suo piano per iniziare il richiamo (3a dose) per i destinatari dei vaccini con RNA messaggero a partire dal 20 settembre. Mossa che mette pressione su FDA e CDC (Centers for Disease Control and Prevention) che devono ancora esaminare i dati sull’efficacia dei richiami.
In caduta Moderna e e le altre vaccine stocks
Presa di posizione che non è passata indifferente a Wall Street. Ieri si è infatti assistito a un crollo del titolo Moderna, in primissima linea nella fornitura del suo vaccino, che ha ceduto il 6,6% a 419,72 dollari. Oltre -6% anche per BioNTech e -2,2% per Pfizer. E’ così passata in secondo piano l’indiscrezione secondo cui il vaccino Pfizer-Biontech potrebbe essere autorizzato per l’uso nei bambini tra i 5 e gli 11 anni a partire da ottobre.
La soluzione proposta dagli scienziati: concentrarsi sui non vaccinati
Nell’articolo pubblicato sulla rivista medica The Lancet si rimarca che potrebbero esserci dei vantaggi nell’offrire dosi di richiamo per le persone che non hanno sviluppato una risposta immunitaria efficace ai loro primi colpi. Tuttavia, esiste la possibilità che abbiano anche una risposta altrettanto debole a una dose di richiamo.
Finora, i vaccini autorizzati rimangono efficaci nell’evitare il Covid abbastanza grave da richiedere il ricovero in ospedale e la morte, hanno scritto gli scienziati. I vaccini potrebbero sembrare meno efficaci adesso poiché le prime persone a ricevere i colpi di Covid tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 erano anziane o immunocompromesse.
Una dose di richiamo, proseguono gli scienziati, potrebbe essere appropriata se il virus muta al punto che i vaccini non sono più efficaci. Gli esperti affermano che il virus muta in persone non vaccinate il cui sistema immunitario non è preparato a combattere il virus. Questo dà al virus più possibilità di replicarsi e, quindi, di creare nuove mutazioni.
Cosa propongono allora? Gli scienziati scettici sull’efficiacia della dose di richiamo vedono come unica soluzione quella di vaccinare le persone non vaccinate. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, negli Stati Uniti circa il 47% delle persone idonee non è vaccinato. “La fornitura limitata di questi vaccini salverà la maggior parte delle vite se messa a disposizione di persone che sono a rischio apprezzabile di malattie gravi e non hanno ancora ricevuto alcun vaccino”, si legge nell’articolo firmato dal gruppo di scienziati. “Anche se alla fine si possono ottenere alcuni vantaggi dal potenziamento, non supererà i vantaggi di fornire una protezione iniziale ai non vaccinati”.