Notizie Notizie Italia Dopo Moody’s i mercati attendono S&P: Borse deboli e spread in risalita

Dopo Moody’s i mercati attendono S&P: Borse deboli e spread in risalita

12 Dicembre 2011 09:08

Emergono i primi dubbi sulla portata positiva delle decisioni prese nel vertice europeo di venerdì.
Questa mattina Moody’s ha emesso un giudizio negativo sull’esito del summit. Ora si attende la decisione di Standard & Poor’s, pronta a lasciar cadere la sua Spada di Damocle sugli Stati europei messi in credit watch.

Il vertice salva-euro non ha convinto gli analisti di Moody’s, che ha reso noto di voler rivedere i rating dei Paesi dell’Eurozona, e S&P potrebbe essere pronta a fare altrettanto.

L’agenzia aveva infatti annunciato una decisione sul credit watch promosso la scorsa settimana su 17 Stati europei immediatamente dopo il vertice europeo di venerdì. Una decisione, che potrebbe essere sia una rimozione del credit watch sia un taglio al rating, dovrebbe quindi giungere nel corso della settimana, ma nulla vieta che il provvedimento possa essere preso in tempi ancora più rapidi.

L’Europa e l’Italia si risvegliano dal fine settimana con alcune preoccupazioni in più rispetto a venerdì scorso.

Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi viene così segnalato in risalita in area 450 punti base, per la precisione a 445 punti. Il rendimento dei Btp decennali si trova al 6,480%, mentre quello dei titoli quinquennali si attesta al 6,8%.
Male anche le Borse europee, con Piazza Affari che cede più di un punto percentuale, con ribassi sostenuti che colpiscono anche alcuni titoli considerati tradizionalmente difensivi: Terna cede oltre 5 punti percentuali, mentre Snam Rete Gas arretra di quasi il 2 per cento.

Le tensioni presenti potrebbero non apparire il miglior viatico per il Bot Day fissato per oggi dall’Abi. L’operazione riguarda però titoli per 7 miliardi che verranno assegnati in asta. Le richieste di adesione all’offerta senza commissioni sono state quindi consegnate già nella giornata di venerdì, quando ancora gli investitori si muovevano sulle ali dell’ottimismo in vista dell’accordo intergovernativo europeo.