Dopo dati lavoro Usa possibile solo un rialzo tassi nel 2016. A fine anno (analisti)

“La pubblicazione dei non farm payrolls Usa non lascia spazio ad interpretazioni. 38 mila posti di lavoro creati contro attese pari a 160 mila e dato precedente rivisto a ribasso, da 160k a 123k” questo il commento di Matteo Paganini, capo analista di Fxcm che sottolinea come il dollaro abbia reagito con forti vendite contro tutte le principali valute. “Non escludiamo che le vendite, soprattutto contro euro e dollaro australiano, potrebbero continuare anche nella settimana a venire, con uno S&P500 che si trova alle prese con i supporti di breve periodo posti in area 2.080 punti. In caso di loro tenuta è possibile valutare eventuali ripartenze verso ed oltre i massimi di periodo, in virtù di un ragionamento che vede il possibile prossimo rialzo di tassi spostato a dopo l’estate, dopo che la Fed ha cercato di creare delle aspettative per il mese di giugno, attese che non hanno mai riguardato i nostri pensieri, che rimangono concentrati su un solo rialzo (se ci sarà), sul finire dell’anno”.
L’analista ha inoltre ribadito il nulla di fatto evidenziato dagli altri importanti macroeconomici della settimana: “Nessuna news da Draghi giovedì (a parte aver rivisto a rialzo le stime per Pil e inflazione, rispettivamente 1.6% da 1.4% e 0.2% da 0.1%, stime a nostro parere comunque non corrette in quanto troppo ottimistiche) e nemmeno dall’Opec, dove non sono stati trovati accordi di nessun tipo (seguiamo il petrolio in estensione verso 51.50 soltanto oltre area 50.30, ovvero verso 43 in caso di ripiegamento sotto area 46.50, scenario attualmente più probabile)”.