Domani l’aumento FonSai. Le precisazioni di Ghizzoni sulla maxi cartolarizzazione
Domani è il giorno di Fondiaria-Sai. A mercati chiusi si terranno infatti i Consigli di amministrazione di FonSai e Milano Assicurazione per approvare i termini degli aumenti di capitale rispettivamente da 450 milioni di euro e da 350 milioni. E gli analisti hanno già cominciato a calcolare con quale sconto saranno emesse le nuove azioni. Per quanto riguarda FonSai, le indiscrezioni parlano di uno sconto compreso tra il 30% e il 40% rispetto agli attuali prezzi di Borsa (oggi intorno ai 4,60 euro). Un valore decisamente inferiore rispetto ai corsi azionari di inizio anno, quando il titolo della compagnia assicurativa viaggiava intorno ai 7 euro.
“Ci aspettiamo uno sconto significativo che porterà il numero totale delle azioni dall’attuale 167 milioni a quasi 400 milioni nell’ipotesi più pessimistica di uno sconto sul TERP intorno al 32%”, spiegano gli esperti di Intermonte che hanno confermato la loro view cauta sul titolo legata soprattutto alla sfida dell’aumento di capitale. Il board del gruppo della famiglia Ligresti dovrà però aspettare l’autorizzazione dell’Isvap, che comunque appare scontata, che permetta ad Unicredit di rilevare il 6,6% di FonSai nell’ambito della ricapitalizzazione. “L’autorizzazione arriverà tra stasera e domani mattina”, rivela una fonte finanziaria interpellata da questa testata.
L’altro responso è atteso dall’Antitrust, che dovrà valutare anche l’impatto dell’operazione FonSai-Unicredit su Mediobanca, visto che entrambe le società fanno parte del patto di sindacato di piazzetta Cuccia. Oggi l’amministratore delegato di piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, si è detto assolutamente tranquillo riguardo all’esito della riunione di domani dell’Antitrust. Unicredit controlla l’8,66% di Mediobanca, mentre FonSai vanta una partecipazione del 3,83%. Dopo la fusione Unicredit-Capitalia, l’Antitrust obbligò la banca milanese a dimezzare la sua quota in Mediobanca all’attuale 8,6% con l’obbligo di non superare tale soglia.
Ma Unicredit, che a Piazza Affari mostra un progresso di oltre 1 punto percentuale a 1,508 euro, beneficia inoltre delle indiscrezioni riportate da Il Messaggero secondo cui al Cda di oggi potrebbe approdare una maxi cartolarizzazione di crediti in bonis per circa 14 miliardi di euro. “Non è un’operazione già definita e verrà discussa oggi nelle linee del board”, sono le parole di Ghizzoni riprese dalle agenzie di stampa. Il top manager ha poi aggiunto che l’operazione non sarà fatta per il capitale ma per avere un cuscinetto di liquidità. Il Messaggero aveva invece sposato la tesi del rafforzamento della struttura patrimoniale, attribuendo alla maxi cartolarizzazione la capacità di portare il Core Tier 1 della banca al 9,20% dall’attuale 9,06%.