Il dollaroyen sale ai massimi da nove mesi
Massimi da metà marzo per il cambio dollaroyen. L’avvicinarsi delle elezioni in Giappone penalizza la divisa nipponica che nel corso della seduta ha toccato quota 83,67 nel cambio con il dollaro, il livello maggiore da metà marzo. Il 16 dicembre il Giappone andrà alle urne per eleggere il nuovo esecutivo e il grande favorito è il Liberal Democratic Party.
Il leader del Ldp, Shinzo Abe, si è più volte detto a favore di una politica monetaria più aggressiva dell’attuale: secondo Abe la Bank of Japan dovrebbe immettere, in linea con la statunitense Federal Reserve, liquidità “illimitata” nell’economia giapponese e il sostegno della BoJ dovrebbe continuare fino a quando il tasso di inflazione (0,0% a ottobre in versione “core”) non salirà in quota 2%, il doppio rispetto all’attuale target fissato dalla BoJ.
Ieri la Banca centrale statunitense ha dato il la a quello che è già stato ribattezzato il Quantitative Easing 4: a partire da gennaio, quando si concluderà l’operazione Twist (vendita di titoli di stato a breve e acquisto di bond con scadenze tra 6 e 30 anni), la Banca centrale statunitense acquisterà ogni mese 45 miliardi di titoli di stato
Confermando i 40 miliardi di Mortgage backed securities (Mbs, titoli derivanti dalla cartolarizzazione di mutui) del QE3 “a tempo indeterminato” il totale degli acquisti della Federal Reserve sale a 85 miliardi di dollari. Non solo. La Fed ha annunciato che l’attuale costo del denaro resterà ai minimi storici fino a che il tasso di disoccupazione si confermerà sopra il 6,5% e le proiezioni sulla crescita dei prezzi a 1-2 anni non supereranno il 2,5%.
Indicazioni positive arrivano anche dall’Europa, dove questa mattina i Ministri delle Finanze della Zona Euro hanno dato il via libera definito agli aiuti al nuovo pacchetto di aiuti destinato alla Grecia. Gli aiuti ammonteranno a 49,1 miliardi di euro che verranno sborsati in diverse tranche.
La prima tranche sarà di 34,3 miliardi e verrà versata ad Atene già nei prossimi giorni, mentre il rimanente sarà diluito nel corso del primo trimestre del 2013. Le risorse così elargite serviranno per la ricapitalizzazione del sistema bancario ellenico e per finanziare il deficit finanziario del Paese. La notizia sta sostenendo l’eurodollaro, salito nel corso della mattina a 1,31. Poco dopo l’apertura dei listini a Wall Street l’incrocio quota in rialzo a 1,3080.