Dollaro Nuova Zelanda indebolito da dichiarazioni McDermott (RBNZ)
“La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) non sta al momento prendendo in considerazione alcun rialzo nei tassi di interesse, al contrario non viene esclusa la possibilità di un taglio al saggio di prestito se l’inflazione si indebolirà ancora”. La dichiarazione di John McDermott, assistente del governatore della RBNZ Graeme Wheeler ha indebolito il dollaro neozelandese sul Forex. Il ribasso, nei confronti del dollaro americano ha superato il punto percentuale. Le parole di McDermott segnano un cambio di passo nella politica della Banca centrale neozelandese anche se le decisioni vengono poi prese dal governatore che tiene conto delle opinioni dei suoi consulenti. Il tasso di interesse in Nuova Zelanda è fermo al 3,5% da luglio dell’anno passato, livello al quale è arrivato dopo una serie di rialzi. Secondo l’intero panel di analisti interpellato da Bloomberg non ci sarà alcun movimento nei tassi di interesse nalla prossima riunione della RBNZ del 30 aprile mentre il 57% degli intervistati vedono possibile un taglio dei tassi a dicembre.
La ragione del cambiamento di prospettiva è il basso livello di inflazione. Nel primo trimestre i prezzi al consumo sono cresciuti solo dello 0,1% il livello più basso degli ultimi quindici anni. La RBNZ stima il ritorno al target del 2% non prima del 2017 ma al momento le aspettative di inflazione a due anni si trovano all’1,8%. Ecco perché McDermott ha sottolineato la necessità “di un periodo di politica monetaria di supporto”.
Graficamente il movimento del cambio è notevole anche se non porta ancora segnali di inversione nel medio termine. Secondo Davide Marone di DailyFX “il cambio nzdusd, dopo le ottime tenute delle resistenze tecniche in area 0,7720, ha stornato in maniera significativa con i primi target raggiungibili e ormai vicini a 0,7565 ed estensioni verosimili anche a 0,75”.