Dollaro ai minimi dal 2011 contro l’euro dopo deboli payrolls
Massimi dal 2011 per il cross euro/dollaro. L’euro ha superato di slancio i picchi toccati a inizio anno a seguito della diffusione dei dati di settembre sul mercato del lavoro statunitense che hanno evidenziato la creazione di meno posti di lavoro del previsto, alimentando così le attese di un rinvio al prossimo anno dell’avvio del tapering (riduzione graduale degli acquisti di asset) da parte della Federal Reserve.
Subito dopo l’uscita delle payrolls il cross euro/dollaro si è spinto fino a 1,3747 dollari, livello che non vedeva dal novembre del 2011.
Il saldo delle buste paga statunitensi nei settori non agricoli (non farm payrolls) è risultato a settembre positivo per 148mila unità. Il consensus Bloomberg era per un aumento di 180mila unità dalle +193 mila del mese precedente (dato rivisto dalle +169mila unità comunicate un mese fa). Il dato è stato diffuso in ritardo di 16 giorni a causa dello shutdown (lo stop alle attività federali).
“Con queste cifre la Fed non modificherà il proprio piano di acquisto titoli almeno nei prossimi tre mesi – commenta a caldo Vincenzo Longo, market strategist di IG – Se consideriamo che i dati odierni non incorporano neanche le recenti tensioni legate allo shutdown e al debt ceiling, comprendiamo che il mercato sta scontando il fatto che le figure dei prossimi mesi potrebbero essere peggiori di quelle attuali”.