Dollaro ai minimi da 15 anni rispetto allo yen, attesa per QE2 della Fed
Giornata di generale attesa sul mercato valutario. Il dollaro conferma la sua debolezza nei confronti dello yen. Il biglietto verde, infatti, viaggia sui minimi dal 1995 rispetto alla divisa nipponica a 80,39 yen. Questa mattina sono circolate nuove voci di possibili interventi della Bank of Japan per frenare il caro yen, come già fatto lo scorso 15 settembre. L’euro, nel frattempo, conferma la sua forza nei confronti della moneta americana, con il cross che si attesta in area 1,39-1,40 dollari. Il biglietto verde è inoltre stabile sulla sterlina a 1,6052.
Gli ultimi dati macro in arrivo dagli Stati Uniti hanno confermato la debolezza della ripresa a stelle e strisce. A settembre la spesa personale ha mostrato una crescita dello 0,2%, sotto le attese degli analisti che indicavano +0,4%, mentre il reddito personale ha perso lo 0,1%, segnando il primo ribasso dal luglio 2009. Domani tutto il pianeta guarderà alle elezioni di mid term, con i democratici che arrancano negli ultimi sondaggi. Le proiezioni parlano infatti di una debacle democratica alla Camera, mentre la battaglia al Senato si giocherà fino all’ultimo voto. Se le previsioni dovessero venir confermate, il prossimo biennio potrebbe essere il teatro del “gridlock”, ovvero della paralisi di Governo con un presidente democratico e un Congresso in mano al Grand Old Party.
Ma il mercato valutario attende ormai da settimane il nuovo piano di quantitative easing della Federal Reserve, che dovrebbe essere annunciato all’indomani delle elezioni di mid term. Le ultime aspettative degli investitori, alimentate da un recente articolo del Wall Street Journal, parlano di un piano di poche centinaia di miliardi di dollari. Nell’ultimo sondaggio diffuso dalla Cnbc, infatti, è emerso che il QE2 dovrebbe prevedere l’acquisto di 500 miliardi di dollari su base semestrale.