Diversità in azienda: tre imprese su dieci non vogliono saperne (indagine Bocconi)
Diversità in azienda? Tre imprese italiane su dieci non voglio saperne. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dal Diversity Management Lab della SDA Bocconi School of Management, secondo la quale nelle aziende tricolore con più di 250 dipendenti tre direttori del personale su dieci (29%) non vogliono neppure sentire parlare di diversity management, due (21%) ne hanno adottato qualche pratica e gli altri cinque rimangono alla finestra: pur rientrando nella categoria dei non adottanti si dichiarano interessati e dicono che stanno valutando l’adozione.
Per diversity management si intende l’insieme di politiche, pratiche e azioni che hanno l’obiettivo di valorizzare le diversità degli individui nelle organizzazioni e nei luoghi di lavoro, dove per diversità si intende il genere, l’età, l’orientamento sessuale, l’etnia, la disabilità, i carichi familiari.
Lo studio delinea “un quadro a tinte fosche”, scrivono i ricercatori. “Ancora oggi si affida al diversity management un ruolo tattico tangenziale: un una tantum per dire di stare facendo senza volerlo veramente fare”.
Il dato del 21% di imprese che hanno adottato pratiche di diversity management oggi in Italia si rapporta sfavorevolmente con le rilevazioni internazionali, alcune delle quali registravano già dieci anni fa un tasso di adozione del 39,4% in Germania (2004) o addirittura del 48% nell’Unione europea nel suo complesso (2005). Le aziende più grandi sono quelle più sensibili al diversity management: dal 21% di adottanti si passa al 46% per le imprese con più di 1.000 dipendenti.