Disoccupazione: 73 milioni di giovani senza lavoro nel mondo. Nessun miglioramento prima del 2018
“Non è facile essere giovane nel mercato del lavoro di oggi”. Così inizia il rapporto dell’Ilo, l‘Organizzazione internazionale del lavoro, sulla disoccupazione giovanile. Nel 2013 si conteranno 73,4 milioni di giovani disoccupati, con un aumento di 3,5 milioni dal 2007 e di 0,8 milioni rispetto al 2011. E nessun miglioramento è previsto nel medio termine, con un tasso di disoccupazione per i ragazzi tra i 15 e i 24 anni atteso nel mondo al 12,8% nel 2018 contro il 12,3% di quest’anno.
“Entro il 2018 il tasso di disoccupazione giovanile a livello globale salirà al 12,8%, con una crescente disparità regionale – si legge nel rapporto dell’Ilo, pubblicato ieri sera – I deboli miglioramenti nelle economie avanzate saranno compensati dagli aumenti dell’occupazione in altre regioni, in particolare in Asia”.
E infatti le economie avanzate e in particolare l’Unione europea sono tra le tre regioni in cui la situazione è più drammatica. Qui la disoccupazione è arrivata come una tassa inaspettata che viene pagata dalla generazione dei più giovani. Tra il 2008 e il 2012 la situazione è continua a peggiorare e la disoccupazione per questa fascia di popolazione è salita di quasi il 25% nelle economie sviluppate e dell’Unione europea fino a toccare un tasso di disoccupazione al 18,1% nel 2012. Un livello che non scenderà sotto il 17% prima del 2016.
“La crisi prolungata del lavoro costringe l’attuale generazione di giovani a essere meno selettiva sul tipo di lavoro da accettare. Un numero crescente di giovani è disponibile ad accettare lavori part-time o temporanei. Assicurare posti di lavoro, che una volta rappresentavano la norma per le generazioni precedenti – almeno nelle economie avanzate – sono diventati meno facilmente accessibili per i giovani di oggi”, è l’allarme dell’Ilo.