Della Valle tuona ancora contro Marchionne e Agnelli: Ipo Ferrari per salvare bidone Fiat (Video)
Il parterre di Borsa Italiana non poteva essere occasione migliore per il patron di Tod’s, Diego Della Valle, per commentare il trasloco oltreoceano di Fiat attraverso la nuova entità FCA e il recente annuncio dello spin-off Ferrari. “La quotazioni di Ferrari avverrà a prezzi molto elevati perchè l’azienda ha un grande valore – ha detto l’imprenditore oggi marchigiano – ma serve a coprire il bidone Fiat e gli introiti dell’Ipo Ferrari serviranno a coprire i debiti di FCA e magari anche per fare macchine. Prima o poi ne farà una Sergio, no?”.
Intervenuto nel corso del convegno “Back to Italy” organizzato da Pambianco, Della Valle ha rincarato la dose definendo “vergognoso” il modo in cui Montezemolo è stato mandato via e “il motivo è evidente”. “Se Ferrari fosse stata sul mercato, l’uscita di Montezemolo sarebbe stata un errore incredibile. Quotarla in questo modo significa depauperare l’azienda”.
Riferendosi poi alla famiglia Agnelli, Della Valle ha aggiunto: “Se vogliamo che l’Italia cambi dobbiamo avere il coraggio di dire quanto male ha fatto questa famiglia al Paese”.
Non sono mancati infine riferimenti alla situazione difficile dell’Italia. Tra le proposte avanzate dal patron di Tod’s c’è la detassazione del made in Italy, ossia premiare con una tassazione di bassa le aziende che producono al 100% in Italia. “Una mossa che spingerebbe molti imprenditori a riportare la produzione in Italia”. A livello politico Della Valle ha caldeggiato elezioni anticipate il prima possibile.
Investimento in Rcs? Un grande errore
Proprio oggi Tod’s sta soffrendo in Borsa in seguito alla diffusione di una trimestrale inferiore alle attese del mercato. “La mia azienda è quotata da ormai oltre 12 anni – ha sottolineato Della Valle – e ho imparato a non guardare alle singole trimestrali per soddisfare il mercato ma fare scelte in un’ottica di lungo periodo”.
In relazione invece all’investimento in RCS, senza mezzi termini lo ha definito “un investimento del tutto sbagliato”. “Intendevo portare la voce dell’impresa nel posto dei poteri forti, che erano quasi tutti mummificati e autoreferenziali – ha detto Della Valle – ma alla fine non sono riuscito quasi a toccare palla”. Della Valle comunque non ha detto di voler vendere la sua quota.