Def e manovrina: novità split payment e rottamazione liti fiscali. Rebus stime Pil
Manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro, come chiesto da Bruxelles; e arrivo del Def, il documento di economia e finanza, accompagnato dal PNR (piano nazionale per le riforme). Settimana cruciale per il governo Gentiloni e per l’Italia intera: Il Def, che sarà varato dal Consiglio dei Ministri domani, martedì 11 aprile, insieme al PNR, includerà la cosiddetta manovrina, ovvero la correzione del deficit strutturale pari allo 0,2% del Pil che l’Italia deve presentare entro la fine del mese per evitare la procedura di infrazione per debito eccessivo.
Da dove arriveranno questi 3,4 miliardi di euro?
Dalle ultime indiscrezioni trapelate nel fine settimane, emerge che dall’estensione dello split payment alle società pubbliche e in generale dal pacchetto anti-evasione sono stimati due miliardi di euro in arrivo; si prevede inoltre una stangata sui giochi, per nuove entrate del valore di 700-800 milioni di euro, mentre è in forse la tassa sulle bibite zuccherate: idea rilanciata di nuovo ma molto probabilmente destinata a rimanere lettera morta, complice il turbinio di critiche arrivate, tra gli altri, dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che non ha voluto sentire ragioni: “La tassa va scongiurata”, mentre viene considerata un dato di fatto l’aumento delle accise sui tabacchi. Altre risorse arriveranno dai tagli alla spese. Mentre si allontana, come emerso dalle indiscrezioni degli ultimi giorni, la riforma del catasto.
Sabato scorso è arrivato l’ok preliminare dell’Ue alla manovrina, per bocca del vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis che, dopo un incontro all’Ecofin di Malta con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, ha affermato che “le misure sembrano essere in linea con quanto è stato discusso e con quanto è stato raccomandato dalla Commissione europea”.
Il velo sarà alzato con la presentazione del Def, ma sicuramente le novità più importanti saranno la rottamazione delle liti con il fisco – per rafforzare il piano anti-evasione della manovrina e da includere nel Piano nazionale delle riforme e l’estensione oltre il 2017 dello “split payment”; mentre sul fronte delle previsioni economiche le stime sul Pil – per cui si sperava una revisione al rialzo da +1% a +1,1% – potrebbero essere interessate da una limatura, a causa dell’effetto comunque depressivo della manovrina.
Riguardo alla rottamazione delle liti con il fisco, nel fine settimana il viceministro all’Economia Luigi Casero, a margine del congresso dei giovani commercialisti, ha sottolineato, stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, che “vorremmo estendere la rottamazione alle liti pendenti per proporre un nuovo patto con i contribuenti a prescindere dal momento in cui è arrivato l’accertamento”. Al contribuente sarebbe richiesto di pagare il conto senza sanzioni e interessi – sulla stessa linea della rottamazione della cartelle di Equitalia. Allo stesso tempo, il governo punterebbe ad alzare la soglia prevista per le cause ammesse alla mediazione per le liti fiscali dal valore di 20.000 a fino a 50.000 euro.
(in fase di scrittura)