Deboli dati occupazione azzoppano l’aussie
Si arresta la risalita delle ultime settimane del dollaro australiano. Il cosiddetto aussie paga dazio rispetto a tutte le altre principali valute complice la debolezza evidenziata dal mercato del lavoro australiano a gennaio, con disoccupazione salita ai massimi dal 2003.
Il dollaro australiano viaggia a quota 0,8958 rispetto al dollaro Usa dopo essere arrivato a cedere circa l’1% a 0,8939 a seguito della diffusione dei dati sul mercato del lavoro.
A gennaio il tasso di disoccupazione in Australia si è portato al 6% dal 5,8% precedente. Le attese erano di un tasso invariato. Il numero degli occupati è sceso di 3.700 unità nel primo mese dell’anno dopo le -23mila del mese precedente. Il consensus era invece per un aumento di 15mila unità.
Ieri l’aussie aveva toccato i massimi a un mese a 0,9067 sospinto dalle buone indicazioni in arrivo dalla Cina che rappresenta il principale partner commerciale dell’Australia. infatti i dati relativi a gennaio hanno evidenziato un aumento del’import cinese dall’Australia del 12,8%, il maggior incremento degli ultimi 6 mesi.