Debolezza mercato immobiliare Us deprime i mercati, oggi nuovo test con vendite nuove case
Mercati intonati al ribasso anche oggi complice la debole chiusura di Wall Street. Ieri lo S&P 500 ha archiviato la seduta sui minimi di giornata sotto la soglia dei 1.100 punti. A pesare è stato soprattutto il deludente riscontro arrivato dalle vendite di case esistenti in calo del 2,2% a 5,66 mln di unità a maggio. Dato decisamente sotto le attese che erano per un rialzo del 6% m/m dopo il +7,5% di aprile. Mercato immobiliare statunitense che già settimana scorsa aveva lanciato segnali di debolezza con i permessi edilizi relativi a maggio che avevano evidenziato un deciso calo a 574 mila unità. Oggi nuovo test con il dato relativo alle vendite di case nuove, attese in forte contrazione (-18,7% m/m a 410 mila unità). Si tratterebbe del maggior calo mensile dal lontano 1994. A fine aprile sono finiti negli Stati Uniti gli incentivi fiscali per l’acquisto della casa, anche se è prevista una proroga di 2 mesi per chi ha già sottoscritto un contratto preliminare entro il 30 aprile. In serata sarà il turno della Federal Reserve, con il Fomc che dovrebbe confermare i tassi fermi allo 0,25%.
La rinnovata incertezza che aleggia sui mercati pesa anche oggi sull’euro. La moneta unica europea, già reduce da due sedute consecutive intonate al ribasso, continua la sua discesa attestandosi sotto quota 1,23 dollari. In calo anche il cross euro/yen che viaggia sui minimi a una settimana a 111,15 yen. La moneta nipponica è quella che, in qualità di classica valuta rifugio, si sta maggiormente apprezzando in queste ultime sedute.
Su mercati pesano anche i timori legati al sistema bancario europeo. In particolare ieri ha destato preoccupazione l’annuncio di svalutazioni per circa 400 mln di euro da parte di Credit Agricole. Emporiki, banca greca che fa capo a Credit Agricole, ha varato un piano di ristrutturazione che prevede il ritorno alla profittabilità nel 2012 con una perdita netta di 750 mln quest’anno. Ieri è arrivato anche il taglio del rating su Bnp Paribas decretato da parte di Fitch. Inoltre Standard & Poor’s Ratings Services ha rimarcato come gli istituti di credito spagnoli vanno incontro a due anni difficili a causa della lenta crescita del Paese iberico.