I dati macro spingono il loonie, buone nuove in arrivo da Pechino
Massimi da un mese per la divisa canadese. Segno più per il dollaro canadese, anche detto loonie a causa dell’uccello marino raffigurato sulla moneta C$ 1, che oggi ha visto il cambio con il biglietto verde scendere a 1,0286 C$, il livello minore dallo scorso 20 giugno.
Gli acquisti sono stati innescati dal dato relativo le vendite al dettaglio del Paese nordamericano, salite a maggio dell’1,9% mensile in versione completa e dell’1,2% al netto delle vendite di auto. Entrambi i dati sono risultati decisamente migliori delle attese (+0,4 e +0,1% m/m). La scorsa settimana a stupire in positivo ci aveva pensato l’indice che misura l’andamento delle vendite di case esistenti, che il mese scorso hanno fatto registrare il quarto incremento mensile consecutivo.
Giornata all’insegna degli acquisti anche per due commodity currencies del calibro del dollaro australiano e quello neozelandese che dopo aver beneficiato del buon momento delle materie prime, la scorsa settimana l’indice settoriale S&P Gsci (che rileva le performance di 24 commodity) è salito ai massimi da tre mesi e mezzo, oggi capitalizzano le indicazioni in arrivo da Pechino.
Il premier cinese, Li Keqiang, ha fatto sapere che il Pil del Dragone non scenderà sotto quota 7% mentre il vice premier Zhang Gaoli ha confermato l’impegno dell’esecutivo a sostenere la crescita infrastrutturale del Paese. In questo contesto il cross tra il dollaro australiano e il greenback si è spinto fino a 0,9285 mentre l’incrocio con il kiwi, la divisa neozelandese, ha superato quota 0,8 usd (0,8008) per la prima volta dal 19 giugno.