I dati macro spingono al rialzo il dollaro
Torna a crescere il dollar index. Dopo due sedute con il segno meno l’indice che misura le performance del dollaro nei confronti di un basket di valute si riporta in territorio positivo in scia delle indicazioni migliori delle attese arrivate dal mercato del lavoro.
Nella settimana al 4 maggio le nuove richieste di sussidio sono scese ai minimi dal gennaio del 2008 attestandosi a 323 mila unità, 4 mila in meno rispetto al dato precedente. Gli analisti avevano previsto un lieve incremento a 333 mila. La media mobile a quattro settimane è scesa ai minimi dal novembre 2007 a 336,7 mila e le richieste totali nella settimana al 27 aprile sono arretrate di 27 mila a 3,01 milioni.
In questo contesto l’indice del dollaro sale dello 0,4% a 82,218 punti e il cambio con la moneta unica dopo esser salito fino a 1,3176 in questo momento scambia sotto quota 1,31 a 1,3098. “Se nelle prossime settimane -rileva Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG- il mercato del lavoro dovesse continuare a mostrare una tendenza positiva (forte attesa per i non farm payroll di maggio che saranno pubblicati il 7 giugno), crediamo che i membri della commissione operativa della Federal Reserve debbano inevitabilmente discutere di exit strategies”.
In rosso anche il cable, il cambio tra la sterlina e il biglietto verde, che arretra dello 0,2% a 1,55. Oggi la Bank of England ha confermato il costo del denaro allo 0,5% e l’entità del piano di acquisto asset a 375 miliardi di sterline. Entrambe le decisioni sono in linea con le attese. “Riteniamo -continua lo strategist- che gli economisti della BoE abbiano scelto di non introdurre ulteriori stimoli all’economia dopo il buon dato sul PIL pubblicato recentemente”.