I dati di bilancio mettono le ali a Eni: trimestrale oltre le attese per molti, ma non per tutti
Dopo ConocoPhillips e Shell l’onda lunga delle trimestrali del settore petrolifero travolge Eni. Che non manca l’occasione. Con numeri oltre le attese recentemente riviste al ribasso però, il titolo del Cane a sei zampe prende il largo a Piazza Affari, balzando del 2,67% a 16,12 euro. La compagnia petrolifera di San Donato ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile netto pari a 1,72 miliardi (+39%), oltre le stime di 1,33 miliardi. L’utile netto adjusted nel trimestre si è attestato a 1,70 miliardi, in crescita del 47,5%, sopra il consensus Reuters di 1,3 miliardi di euro.
L’occasione della trimestrale è stata sfruttata da Eni per fare il punto della situazione. Il gruppo prevede di realizzare una produzione in linea al 2009, assumendo lo scenario Brent di 77 $/barile, lo stesso livello di tagli Opec dei nove mesi e le dismissioni in corso, con esclusione dell’effetto dell’aggiornamento del coefficiente di conversione del gas. Il contributo di nuovi avvii in particolare in Italia, Congo, Norvegia e solo marginalmente del progetto Zubair in Iraq, unitamente alla crescita dei campi avviati nel 2009 principalmente in Nigeria e Angola, compenseranno il declino dei giacimenti maturi, i minori ritiri di gas libico in relazione all’oversupply sul mercato europeo, nonché i ritardi produttivi attesi nel Golfo del Messico in conseguenza dell’incidente occorso al pozzo Macondo operato da BP.
Nel 2010 la società ha intenzione di aumentare leggermente gli investimenti tecnici rispetto al 2009 (EUR13,69 miliardi nel 2009) in scia alle iniziative di ottimizzazione della produzione e all’apprezzamento del dollaro. Gli investimenti riguarderanno principalmente lo sviluppo delle riserve di idrocarburi, i progetti esplorativi, l’upgrading della flotta di mezzi navali di costruzione e perforazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di trasporto del gas naturale. Per quanto riguarda la voce cessioni delle partecipazioni nei gasdotti europei Tag, Tenp e Transitgas saranno completate entro la prima metà del 2011.