D. Choe: se le condizioni dovessero migliorare l’euro è destinato a salire ancora
La moneta unica, ai massimi da due mesi, dopo aver superato di slancio gli 1,35 dollari punta ora quota 1,36. Le buone notizie in arrivo dalla Spagna, dove il governo sta studiando un piano di ricapitalizzazione delle casse di risparmio, e dalla Germania, che a gennaio ha registrato una crescita dell’Ifo a 110,3 punti, spingono l’euro, che in questo momento scambia a 1,3590 dollari e 112,40 yen.
Nonostante le recenti aste di titoli pubblici abbiano evidenziato un allentamento delle tensioni, a livello europeo è sempre la questione dei debiti sovrani a tenere banco. Secondo David Choe di IG Markets da qui al 4 febbraio, quando è in calendario il prossimo meeting europeo, “se le condizioni della Zona Euro dovessero continuare a migliorare, il cross euro-dollaro è destinato a salire ancora”.
Il biglietto verde perde terreno anche nei confronti dello yen (usdjpy a 82,700) e del dollaro australiano (audusd a 0,9886), tornato a guadagnare terreno dopo due giorni di debolezza. L’aussie è risultato particolarmente colpito dal probabile inasprimento della politica monetaria cinese, in primo luogo perché fortemente influenzato dal prezzo delle commodities, le cui quotazioni risulterebbero indebolite da un rallentamento della seconda economia mondiale, e poi perché il Celeste Impero rappresenta il primo partner commerciale dell’Australia.