D. Choe: il peggioramento della situazione in Egitto potrebbe penalizzare l’euro
Euro ai massimi da 3 mesi contro dollaro. Il cambio euro-dollaro quota a livelli che non si vedevano da novembre, in scia delle indicazioni migliori delle attese arrivate dal settore manifatturiero sulle due sponde dell’Atlantico. L’indice che misura il sentiment dei direttori degli acquisti del manifatturiero europeo a gennaio ha registrato 57,3 punti ed indicazioni sorprendenti sono arrivate anche dallo statunitense Ism, salito a 60,8 punti.
La moneta unica quota 1,3824 dollari e 112,45 yen. Il biglietto verde perde terreno anche contro lo yen, con il cross a 81,350, il franco svizzero, 0,9350, e nel cable (gbp/usd), che sale a 1,6148. La sterlina al pari della moneta unica beneficia dell’andamento dell’inflazione, che in un futuro non troppo lontano potrebbe spingere le rispettive banche centrali ad incrementare il costo del denaro.
David Choe di IG Markets rileva come le turbolenze in Egitto potrebbero innescare una nuova corsa verso gli asset rifugio, anche a seguito dell’aumento degli episodi di violenza o la diffusione di agitazioni ad altre nazioni del Medio Oriente (in particolare l’Arabia Saudita). In questo caso l’analista rileva come l’euro potrebbe essere penalizzato dal ritorno dell’avversione al rischio.