D. Choe: le trimestrali potrebbero rappresentare un catalizzatore per gli investitori
Euro in moderato rialzo sul biglietto verde dopo che il downgrade sull’Irlanda aveva fatto toccare al cross i minimi di seduta sotto quota 1,38 (1,3798). Oggi l’agenzia internazionale Fitch ha ridotto il rating di lungo termine dell’Irlanda da “AA-” ad “A+”, con outlook negativo. Ridotto a F1 da F1+ anche il rating di breve termine. L’indebolimento seguito a questa notizia è durato poco, dato che il calo di 39 mila buste paga rilevato dall’indice ADP relativo al mese di settembre ha permesso all’euro di risalire la china; in questo momento il cross si attesta in quota 1,3887, lo 0,18% in più rispetto a ieri. Come giustamente rileva David Choe di IG Markets “gli investitori stanno aspettando il prossimo catalizzatore, che potrebbe essere rappresentato dai numeri trimestrali di Alcoa e Pepsico, che potrebbero incrementare l’appetito per il rischio”.
Il dollaro scambia particolarmente debole anche contro lo yen, con il cambio che in questo momento registra un calo dello 0,28% a 82,900 (minimo di seduta a 82,720). Il lieve indebolimento dello yen che ieri ha accompagnato la decisione di portare il costo del denaro in quota zero, ha avuto vita breve poiché “il dollaro è ancora indebolito dalla possibilità che la Fed introduca nuove misure di allentamento”. Secondo l’analista di IG Markets “qualsiasi intervento della BoJ (come del resto l’ultimo) avrà un effetto solo temporaneo sul cambio, perché le tensioni che circondano le future mosse della Fed e quindi il dollaro dovrebbero superare gli interventi di stabilizzazione della BoJ”. In qualunque caso “l’intervento non avverrà prima della fine della riunione del G-7 di venerdì”.
In calo anche il cable, il cambio sterlina/dollaro, che quota 1,5866 (-0,26%), nonostante le indicazioni arrivate dal British Retail Consortium (BRC) abbiano rilevato prezzi in crescita dell’1,9%, con i prezzi dei prodotti alimentari in crescita del 4%. Un dato che segnala Choe, “è in linea con l’andamento delle quotazioni del grano, dello zucchero e del cotone, che stanno per ripercuotersi sulle tasche dei consumatori”.
Choe sottolinea come la sterlina abbia guadagnato contro dollaro negli ultimi tempi in base al convincimento che la Fed stia per mettere in campo il QE2, e perso invece terreno contro l’euro in scia delle indiscrezioni secondo cui la Bank of England potrebbe varare misure di allentamento quantitativo. Choe è scettico a questo proposito, perché “un incremento degli acquisti di asset, con l’inflazione al 3,1%, potrebbe solo incrementare le pressioni sui prezzi”.