D. Choe: l’Irlanda torna a far paura, gli investitori penalizzano le valute più rischiose
Il focus torna sull’Irlanda e l’euro/dollaro scende in quota 1,39 a 1,3910. La moneta unica, passate le elezioni di mid-term, l’annuncio del QE2 ed i dati relativi il mercato del lavoro a stelle e strisce, torna a perdere terreno contro dollaro in scia delle tensioni che continuano ad aleggiare sul futuro delle economie periferiche.
La scorsa settimana Dublino ha approvato un piano che prevede incrementi delle imposte e riduzioni della spesa per 6 mld di euro, con l’intento di portare il deficit al 9,25-9,5% del Pil, dal 32% stimato per l’anno in corso. I dettagli dell’operazione saranno annunciati il prossimo 7 dicembre.
Come rileva David Choe di IG Markets “nuove preoccupazioni sul fatto che l’Irlanda possa ricorrere agli aiuti della UE e del FMI hanno diffuso un atteggiamento particolarmente cauto all’interno dei mercati, a discapito delle valute più rischiose”. Secondo Erik Nielsen di Goldman Sachs l’Irlanda potrebbe necessitare di misure di salvataggio in stile -Grecia nei primi mesi del 2011.
Spostandoci sulla moneta giapponese, in questo momento il greenback scambia a 81,170 yen. Secondo il capo analista tecnico di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities lo usdjpy potrebbe scendere a 72 yen nel corso del primo semestre 2011 per rimbalzare a 89 nel corso del 2011.
Intanto le autorità giapponesi cambiano strategia. Sabato il primo ministro Naoto Kan ha sottolineato il fatto che le attuali quotazioni delle divisa nipponica favoriscono gli investimenti esteri. Secondo indiscrezioni il governo potrebbe puntare ad indebolire la divisa tramite un pacchetto di stimoli di 5,1 trilioni a favore degli investimenti fuori dal Giappone.