Quanto potrebbe valere D’Amico in Borsa? Per il suo direttore finanziario, Giovanni Barberis, almeno 0,76 euro contro i circa 0,29 euro a cui quota attualmente. La stima, pubblicata alcuni giorni fa in un’intervista alla carta stampata, ha costituito il punto di partenza per un’intervista allo stesso cfo, che Finanza.com ha incontrato nella sua redazione, per capire come si giunge a una valutazione più che doppia rispetto a quella attualmente fornita dal mercato. Dal tema della valutazione della società attiva nel trasporto via mare, con Barberis abbiamo parlato anche dell’aumento di capitale in corso e che si chiuderà il prossimo 12 dicembre (oggi scade invece il termine per la sottoscrizione dei diritti), fino ad arrivare a raccogliere le aspettative del manager sui risultati di bilancio di 2012 e 2013.
Le domande della videointervista:
1- In una recente intervista lei ha dichiarato che d’Amico International Shipping vale in realtà 0,76 euro per azione, una valore più alto rispetto ai 31 centesimi ai quali la società sta emettendo le nuove azioni nell’ambito dell’aumento di capitale da 65 milioni di euro in corso. Perché secondo lei il mercato non valorizza correttamente il titolo?
2- L’azione da inizio anno ha perso circa il 30% del suo valore e la ricapitalizzazione spingerà presumibilmente il titolo a livelli più bassi. Perché gli investitori dovrebbero scommettere sulla società?
3- Quali sono le aspettative sui risultati di bilancio 2012?
4- Quali sono le aspettative future in particolare per quanto riguarda gli obiettivi finanziari 2013 se ancora non comunicati al mercato?
5- E’ in atto un trend di riallocazione della capacità di raffinazione mondiale verso l’Asia e il Medio Oriente e una crescente domanda di prodotti petroliferi grazie alla crescita economica prevista nei paesi non-OCSE. Seguirete questa scia o guarderete anche altrove? E’ previsto uno sviluppo delle attività nel promettente settore del trasporto di gas liquefatto?