Notizie Indici e quotazioni Crollo per le borse europee. L’Eba avverte: banche che hanno passato stress test non si sentano sicure

Crollo per le borse europee. L’Eba avverte: banche che hanno passato stress test non si sentano sicure

30 Ottobre 2014 11:11

jcrop-previewPioggia di vendite sulle principali borse europee, con in testa Piazza Affari, che virano decisamente in negativo dopo una partenza in rialzo. La Borsa di Milano è tra la peggiori con un calo delll’1,96% a 18.782 punti. Non va meglio al Dax che a Francoforte torna sotto i 9 mila punti e cede l’1,60% a quota 8.936, il parigino Cac40 arretra dell’1,05% a 4.067 punti, il londinese Ftse100 flette dell’1,01% a 6.388 punti mentre a Madrid l’Ibex 35 segna un calo del 2,32% a 10.010 punti.

A scatenare le vendite sulle piazze del Vecchio Continente hanno contribuito le parole del presidente dell’Eba, l’Autorità bancaria europea, Andrea Enria, che da un convegno a Berlino ha dichiarato che “le banche non devono sentirsi troppo sicure dopo gli stress test. Anche quelle che li hanno superati”, aggiungendo che “la storia non è finita, anche per quelle che li hanno passati”.

Sono state 25 le banche bocciate in Europa su un totale di 123 esaminati. L’analisi della Bce ha di fatto acceso i propri fari su 9 banche italiane, numero che scende a 4 se si escludono gli istituti che hanno già rafforzato il patrimonio entro lo scorso mese di settembre per poi scendere a solo 2 istituti (MPs e Carige) se si considerano altre operazioni di irrobustimento patrimoniale computate a livello nazionale da Bankitalia. L’Eba da parte sua ha precisato che 12 delle 25 banche europee “bocciate” hanno già coperto questo shortfall con aumenti di capitale per un totale di 15 miliardi nel 2014. Ne restano, quindi, 13 con una carenza di capitale da complessivi 10 miliardi di euro.

A pesare sulle borse europee anche le rinnovate incertezze politiche in Grecia, con il Governo di Atene che vorrebbe chiudere in anticipo di un anno il programma di sostengo della Troika. E così il Ftse Atex  è arrivato a cedere il 4%, con i rendimenti dei titoli di Stato che sono aumentati oltre l’8%.

In deciso rosso tutto il comparto bancario italiano, vittima di alcune sospensioni al ribasso. Mps al momento è congelata con un calo teorico del 10,5% a 0,653 euro. Giù di oltre il 5% Banco Popolare, Bper e Bpm, del 3% Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit e del 4% Ubi Banca.