Crollo consumi: Confesercenti, 2021 in caduta libera. Rischio chiusura per migliaia di negozianti
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Dopo il crollo delle vendite registrato lo scorso anno, con un –5,4% in media e –10,1% registrato dalle piccole superfici, il 2021 apre con una caduta libera, visto il perdurare delle misure restrittive e delle incertezze dovute alla pandemia. Così Confesercenti commenta i dati Istat diffusi oggi sulle vendite al dettaglio, che a gennaio sono scese del 3% rispetto al mese prima e del 6,8% rispetto all'anno precedente.
Ancora una volta si conferma, dunque, come la crisi innescata dalla pandemia nel 2020 si sia abbattuta con particolare potenza sulle attività del commercio tradizionale e proseguirà nel 2021: "di questo passo, se il prolungamento dei periodi di chiusura per questa tipologia di imprese non sarà accompagnato da altri provvedimenti di sostegno nell’emergenza, migliaia di piccoli imprenditori saranno costretti a chiudere per sempre i battenti", avverte Confesercenti, chiedendo al governo di mettere in campo tutti i sostegni attesi. "Chiediamo un progetto mirato di modernizzazione ed innovazione rivolto agli esercizi di vicinato, da inserire nei progetti dedicati alla rigenerazione urbana", aggiunge l'associazione.
Ancora una volta si conferma, dunque, come la crisi innescata dalla pandemia nel 2020 si sia abbattuta con particolare potenza sulle attività del commercio tradizionale e proseguirà nel 2021: "di questo passo, se il prolungamento dei periodi di chiusura per questa tipologia di imprese non sarà accompagnato da altri provvedimenti di sostegno nell’emergenza, migliaia di piccoli imprenditori saranno costretti a chiudere per sempre i battenti", avverte Confesercenti, chiedendo al governo di mettere in campo tutti i sostegni attesi. "Chiediamo un progetto mirato di modernizzazione ed innovazione rivolto agli esercizi di vicinato, da inserire nei progetti dedicati alla rigenerazione urbana", aggiunge l'associazione.