Crisi del debito: Portogallo vara nuova manovra, attesa per il vertice Ue
In arrivo nuove misure di austerità per il Portogallo. A poche ore dalla riunione dei leader e capi di stato dell’area euro, che si riuniranno ufficialmente a Bruxelles alle 17 per discutere le linee guida del patto di competitività e della situazione libica, il Governo lusitano ha deciso di giocare d’anticipo, annunciando una nuova sforbiciata alla spesa pubblica. Una scelta di tempi non casuale: alla vigilia dell’incontro europeo Lisbona intende dimostrare di poter fare a meno di ricorrere al fondo di salvataggio europeo, a cui sono ricorse Grecia e Irlanda.
Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Lisbona il ministro delle Finanze, Fernando Teixeira dos Santos, ha dichiarato che la nuova correzione “precauzionale” prevede tagli pari allo 0,8% del Pil nel 2011, dell’1,6% nel 2012 e dello 0,8% nel 2013. Gli interventi riguarderanno la sanità e le società pubbliche. In particolare è previsto un aumento delle entrate pari allo 0,9% del Pil nel 2012 e allo 0,4% nel 2013. Il governo lusitano ha come obiettivo un rapporto deficit/Pil al 4,6% a fine anno.
E il timing dell’annuncio fatto oggi da Lisbona è stato ben studiato. Lo conferma anche Carmela Pace, economista di Mps Capital Services. “L’impressione – spiega l’economista – è che il Portogallo stia facendo tutto il possibile per farcela da solo, evitando l’intervento dell’Ue”. Spesso, come dimostrato in passato, non basta. “Il mercato ha indotto, anzi quasi costretto gli Stati a chiedere gli aiuti, come era successo all’Irlanda”. Secondo Pace bisognerà attendere il comunicato ufficiale che verrà diramato, con tutta probabilità a mercati chiusi, dall’Unione Europea. Dalle indiscrezioni che si sono rincorse oggi, i leader Ue discuteranno dello stato di salute di Portogallo, Grecia e Irlanda. E, in particolare, passeranno al setaccio proprio le misure varate oggi dal Governo lusitano.
Per avere delle decisioni definitive si dovrà, tuttavia, attendere il vertice in agenda il 24-25 marzo. Il meeting di oggi è solo “una tappa di un processo” verso un accordo per far fronte alla crisi dei debiti sovrani. Lo ha dichiarato il Ministro francese dell’Economia, Christine Lagarde, a radio France Culture.
Intanto, nel corso di questa settimana i Paesi dell’area del Mediteranno, in primis Grecia e Spagna, sono tornati sotto pressione dopo le bocciature firmate dagli analisti di Moody’s. Un declassamento che non è andato giù ad Atene. Il Paese ellenico ha infatti inviato una missiva a Bruxelles dove chiede di discutere urgentemente l’atteggiamento delle agenzie di rating.