Crisi: Coldiretti, consumi alimentari in crescita dopo 7 anni
In arrivo nuovi segnali di ripresa per l’economia italiana. Stavolta, le buone notizie giungono dal settore alimentare, fiore all’occhiello del “made in Italy”, sotto i riflettori in questi mesi per l’Expo 2015. Dopo sette anni di crisi tornano a crescere per la prima volta i consumi alimentari degli italiani che fanno registrare un incremento dell’1,4% nel primo bimestre del 2015 rispetto allo scorso anno. A dirlo l’analisi condotta da Coldiretti in occasione dell’assemblea di Federalimentare con la partecipazione del presidente del consiglio, Matteo Renzi, nel pomeriggio.
“Segnali positivi vengono anche dall’estero dove si registra un vero boom per l’agroalimentare italiano con un incremento del 6,2% nel primo trimestre dopo il record di 34,3 miliardi fatto segnare nel 2014 – sottolinea Coldiretti – Un andamento destinato a consolidarsi anche grazie all’effetto propulsivo generato dall’Expo che si ripercuoterà soprattutto sul turismo e sul cibo e bevande Made in Italy nel mondo”.
“Un risultato ottenuto – rimarca l’associazione – nonostante la congiuntura sfavorevole in alcuni Paesi come la Russia dove a partire dallo scorso 8 agosto vige l’embargo deciso dal presidente Vladimir Putin che ha più che dimezzato le esportazioni di prodotti agroalimentari (-53,8%) nel primo bimestre del 2015 dopo che nel 2014 aveva già comportato un calo delle spedizioni di circa 100 milioni di euro”. Proprio oggi il presidente russo è in visita in Italia. In occasione della Giornata nazionale russa ad Expo, Renzi ha incontrato Putin e dopo la visita congiunta ai padiglioni russo ed italiano, i due presidenti avranno un colloquio presso Palazzo Italia.
“Un risultato ottenuto – rimarca l’associazione – nonostante la congiuntura sfavorevole in alcuni Paesi come la Russia dove a partire dallo scorso 8 agosto vige l’embargo deciso dal presidente Vladimir Putin che ha più che dimezzato le esportazioni di prodotti agroalimentari (-53,8%) nel primo bimestre del 2015 dopo che nel 2014 aveva già comportato un calo delle spedizioni di circa 100 milioni di euro”. Proprio oggi il presidente russo è in visita in Italia. In occasione della Giornata nazionale russa ad Expo, Renzi ha incontrato Putin e dopo la visita congiunta ai padiglioni russo ed italiano, i due presidenti avranno un colloquio presso Palazzo Italia.
Tornando all’indagine condotta da Coldiretti emerge che “2/3 del fatturato realizzato all’estero si ottiene con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea ma il Made in Italy va forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti come quelli asiatici. Il prodotto Made in Italy più esportato è il vino ma rilevanti sono anche le spedizioni all’estero di ortofrutta, quelle di pasta e di olio di oliva”. L’agroalimentare si conferma una leva competitiva determinante per far uscire l’Italia dalla crisi ma, sottolinea Coldiretti, oltre i confini nazionali il vero nemico sono le imitazioni low cost dei cibi nazionali che non hanno alcun legame con il sistema produttivo del Paese con l’italian sounding che vale 60 miliardi con quasi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre che sono falsi.
“In questo contesto è particolarmente significativo il piano per l’export annunciato dal Governo che prevede per la prima volta azioni di contrasto all’italian sounding che trova nei formaggi la maggiore espressione a livello internazionale, tra tutti i prodotti agroalimentari Made in Italy”, ha affermato il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. “Occorre però anche cogliere l’occasione della trattativa sull’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip) che – sostiene Moncalvo – è un appuntamento determinante anche per tutelare le produzioni agro-alimentari italiane dalla contraffazione alimentare e del cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding molto diffuso in Usa che rappresenta il primo mercato di falsificazione dei formaggi”.