Notizie Risparmio Cresce la trasparenza degli ETF a replica sintetica

Cresce la trasparenza degli ETF a replica sintetica

16 Dicembre 2010 10:42

Il miglioramento della trasparenza è sempre più d’attualità nell’universo degli Exchange Traded Funds. La visibilità dei titoli in portafoglio facilità la scelta dell’ETF più adatto per le esigenze di asset allocation e ultimamente gli emittenti si stanno muovendo per aumentare la trasparenza dei prodotti a replica sintetica (cosiddetti ETF swap-based) che prevedono l’utilizzo di contratti swap per posizionarsi sui mercati più illiquidi. Utilizzo degli ETF sintetici che negli ultimi anni è diventato massiccio poiché semplifica la replica di alcuni sottostanti, principalmente gli indici composti da un numero molto alto di componenti o quelli di Paesi emergenti dall’accesso limitato e dalla bassa liquidità, per i quali la replica fisica comporterebbe un forte incremento del tracking error e quindi dei costi associati all’ETF. Secondo gli ultimi dati aggiornati al novembre 2010 (fonte BlackRock), il numero degli ETF a replica sintetica presenti in Europa ha raggiunto quota 671 dai soli 27 del 2005, con asset gestiti saliti a 118,8 miliardi di dollari contro i 142,6 miliardi gestiti attraverso i 378 ETF a replica fisica presenti sui mercati del Vecchio continente. Ritmo di crescita del numero dei prodotti a replica sintetica che nei primi 11 mesi di quest’anno supera il 30 per cento rispetto al +20% di quelli a replica fisica. Tuttavia, la minore trasparenza di questi prodotti rispetto ai tradizionali ETF a replica fisica non manca di sollevare alcune critiche. Ad accendere i fari sulla trasparenza degli ETF swap based è stata oltreoceano la Securities and Exchange Commission (SEC). Nel marzo di quest’anno la Consob statunitense ha annunciato di aver momentaneamente sospeso l’esame di qualsiasi tipo di limitazione legata a questi prodotti in attesa di una revisione di ampio respiro dell’utilizzo degli strumenti derivati. Nel frattempo i principali player del’industria degli ETF si stanno muovendo per implementare la trasparenza dei prodotti che prevedono l’utilizzo degli swap.
A fare da apripista è stata Credit Suisse con il lancio negli scorsi mesi di una nuova generazione di ETF che, oltre ad annullare ogni giorno il rischio di controparte, presenta una trasparenza totale per quanto riguarda la composizione del portafoglio, offrendo la possibilità agli investitori di consultare in ogni momento sul sito internet di Credit Suisse ETF la composizione dei trackers a replica sintetica. Sulla stessa lunghezza d’onda iShares che ha lanciato a Londra una nuova piattaforma di ETF swap-based che annovera la presenza di più controparti swap sia sul mercato primario che su quello secondario al fine di diminuire il rischio di controparte, mentre la trasparenza è garantita dalla pubblicazione quotidiana del paniere del collaterale e degli indici, i differenziali di swap e l’esposizione complessiva agli swap.
Settimana scorsa è stato il turno di Deutsche Bank che ha lanciato sui propri siti tedesco e inglese il servizio di informazioni giornaliere sul collaterale e il peso dello swap. Gli investitori avranno pertanto la possibilità di vedere l’esposizione netta di swap in percentuale del valore patrimoniale netto del Fondo (NAV). L’emittente tedesca, che quest’anno ha superato in Italia quota 100 prodotti quotati sul mercato EtfPlus di Borsa Italiana, ha anticipato a EtfNews che il medesimo servizio dovrebbe essere attivo nei prossimi giorni anche in Italia. La francese Lyxor intende fornire un servizi simile al più presto e nel frattempo offre ai propri clienti, su richiesta, informazioni su valore e componenti dell’ETF. Ricerca della massima trasparenza anche da parte di Invesco Powershares che a inizio 2011 proporrà i suoi primi ETF a replica sintetica. “La trasparenza dei nostri nuovi ETF swap based sarà massima – rimarca a EtfNews Sergio Trezzi, country head Invesco in Italia e coordinatore europeo di Invesco PowerShares – poiché oltre che rendere disponibile il collaterale giornalmente, abbiamo deciso ci avvalerci solo di cash o equivalente alzando la barra della trasparenza ulteriormente”.