Cresce la prudenza su Wall Street: Goldman abbassa stime S&P 500 e prospettive utili 2011
La stagione delle trimestrali sta volgendo al termine negli Stati Uniti con circa l’80% delle società dell’S&P 500 che hanno rilasciato i conti relativi al secondo trimestre e circa il 75% di loro è andato oltre le attese. Riscontri più che positivi che non hanno lasciato indifferenti gli analisti che però guardano anche alle più deboli prospettive per il prossimo anno alla luce di un probabile rallentamento economico. Oggi Goldman Sachs ha deciso di rivedere le stime di utile per azione (Eps) per le società statunitensi. Nel dettaglio la casa d’affari statunitense ha rivisto al rialzo quelle relative al 2010 per le società facenti parte dello S&P 500 (da 78 a 81 dollari) – proprio in scia all’ottima stagione delle trimestrali – mentre ha tagliato da 93 a 89 dollari quelle per il 2011. Il taglio riflette la riduzione delle stime di crescita per l’economia statunitense che secondo gli economisti di Goldman salirà il prossimo anno dell’1,9% rispetto al +2,4 per cento precedentemente stimato e al +3% delle attuali stime di consensus. Le nuove stime si collocano sotto quelle di consensus anche a livello di Eps e incorporano una crescita dell’Eps del 43% quest’anno e solo del 10% il prossimo. Per quanto concerne gli indici azionari, ora Goldman Sachs vede lo S&P 500 a quota 1.200 punti a fine 2010, con un potenziale upside del 7%, livello però inferiore rispetto ai 1.250 punti indicati in precedenza.
Prudenza su Wall Street anche da parte di Bsi. “Continuiamo a rimanere scettici sulle possibilità dell’indice S&P 500 d’oltrepassare con decisione la zona dei 1120-1130 punti (forte resistenza) – commenta Stefano Melera, analista di Bsi – considerando che presto la stagione delle trimestrali sarà al termine, con le buone notizie gradualmente scontate e con un’ottica di revisione al ribasso delle stime 2011 da parte degli analisti, a livello macro potrebbe ancora sussistere qualche dubbio sulla solidità della ripresa (con i dati del mercato del lavoro a luglio che non hanno sciolto questo nodo) e avremo un’intensificazione del dibattito e dell’incertezza negli US, man mano che ci avvicina alla mid-term election del Congresso a novembre”. Negli Usa si aprirà soprattutto il dibattito sulle strette fiscali per il 2011. Lo scenario peggiore, rimarca Melera, è di un aumento generalizzato delle tasse con un impatto negativo pari a 1,6 punti base del Pil reale 2011.
Bsi pertanto continua a vedere il mercato svilupparsi in una fascia di trading per le prossime settimane/mesi, con i minimi osservati a inizio Luglio quale zona di acquisto della Borsa, viceversa con la zona di resistenza 1.130 punti quale zona di alleggerimento. A livello settoriale, la raccomandazione è di alleggerire progressivamente le posizioni più cicliche a favore di quelle difensive, alla presenza di rimbalzi importanti, “con la finestra d’opportunità pro-ciclica, storicamente fornita dalla continua avanzata degli indicatori precursori, che si è praticamente chiusa”.