Cresce l’attesa per lo spin off targato Fiat: Jp Morgan fa il punto della situazione
E’ Fiat la protagonista indiscussa a Piazza Affari questa mattina. Grazie al buon andamento dell’intero settore auto europeo e alle indicazioni di Jp Morgan Securities. Manca ormai poco all’annuncio “burocratico” dell’assemblea straordinaria in agenda il 16 settembre a Torino che ruoterà attorno al capitolo spin-off, che sarà effettivo dal primo gennaio, e Bernard Donges e Ranjit UnnithanAC, analisti della banca americana che seguono il settore auto, decidono di fare il punto della situazione. Lo fanno con un gettone di ottimismo: gli analisti hanno, infatti, migliorato la valutazione sul costruttore di automobili torinese.
La raccomandazione è stata portata a neutral dal precedente underweight con target price salito a 11 euro da 10. Si tratta di un ulteriore piccolo tassello che rientra in quell’atteggiamento di fiducia che il mercato nutre sempre di più verso la nuova strategia che l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, sta disegnando per l’autunno caldo che attende il gruppo di Torino.
A loro avviso la separazione dell’Auto dalle attività industriali dovrebbe in teoria portare marginalmente gli investitori a essere più propensi a pagare multipli più alti per le attività industriali. Quanto basta insomma per abbandonare quindi un atteggiamento ritenuto troppo all’insegna della prudenza. Ma ci sono aspetti anche meno positivi nella vicenda.
“Tuttavia, la debolezza dei flussi di cassa dell’Auto e di Fiat Industrial nel periodo 2011-2012 a causa degli alti investimenti che saranno necessari potranno rendere questa storia di Borsa nel breve termine meno interessante rispetto ai competitors”, avvertono i due analisti della banca americana. Il piano sulle attività auto, non dimentichiamo, presenta infatti anche rischi di esecuzione.
“Siamo dell’idea che la crescita di profitto previsto in tale piano sia da collegare al recupero ciclico dei mercati e ai guadagni di quote di mercato significativi in Europa, piuttosto che a una strategia di riduzione dei costi strutturali”, segnalano gli esperti. La chiave dell’apprezzamento di Fiat in Borsa secondo loro è da ricercare altrove, ossia nel fattore Chrysler.
Sulla base delle proiezioni Jp Morgan al 2010, Chrysler dovrebbe pesare sul titolo Fiat per almeno 1,5 euro, ossia circa il 40% del valore delle attività auto targate Fiat. Un’ascesa nel business Auto del Lingotto che porta il broker a non escludere l’eventualità che Fiat possa prendere una quota di maggioranza per l’inizio del 2013.