Notizie Obbligazioni Covid-19 infetterà lo spread, rischio rapido ritorno a 200 secondo Ing. Trittico aste Ctz, Bot e Btp arriva nel momento peggiore

Covid-19 infetterà lo spread, rischio rapido ritorno a 200 secondo Ing. Trittico aste Ctz, Bot e Btp arriva nel momento peggiore

25 Febbraio 2020 09:21

Al via il trittico di aste di fine mese, un test divenuto decisamente più probante a seguito degli sviluppo dell’emergenza coronavirus in Italia che ha portato al crollo del 5,4% di ieri di Piazza Affari. Contestualmente lo spread BTP-Bund si è allargato di oltre l’8% in area 145 pb. Il rischio è che l’avversione al rischio tornata a dominare sui mercati, con epicentro proprio l’Italia, allontani gli investitori istituzionali dalla carta italiana, quindi sarà interessante vedere i riscontri sul fronte dei rendimenti e soprattutto della domanda.

La diffusione del coronavirus in Italia aumentano il rischio recessione con il mercato che potrebbe voltare le spalle ai BTP. “Una sottoperformance economica e l’incertezza politica peseranno sulle valutazioni del BTP – argomentano gli esperti di ING – . Il fatto che l’Italia sia l’attuale centro delle paure di Covid-19 in Europa è un’ulteriore preoccupazione, ma avremmo la stessa opinione di spread Btp-Bund più ampi anche se un’altra economia europea fosse stata colpita per prima”.

L’aumento dei casi Covid-19 in Italia ha provocato una corsa al rischio nei mercati con azioni in calo in tutto il mondo ieri. Ing ritiene che la corsa verso asset rifugio potrebbe vedere BTP con contestuale allargamento dello spread.  “Escludendo un cambiamento di tono aggressivo da parte della BCE in merito al fatto che il QE è l’ultima linea di difesa – rimarca Ing –  prevediamo che lo spread Btp-Bund a 10 anni si amplierà a 175 pb. E se il coronavirus si dimostrasse un catalizzatore per una crisi politica italiana più acuta, la combinazione di danno economico e instabilità politica spingerebbe questa diffusione sopra i 200 pb in pochissimo tempo”.

Antonio Cesarano di Intermonte SIM ritiene che lo scenario in ottica secondo trimestre rimane di temporaneo rialzo dello spread fino ad area 170/200pb, supportato da un contesto generale temporaneamente rialzista dei tassi con accentuazione del movimento sui Btp a causa del peggioramento del quadro macro domestico e di possibili toni più accesi in vista delle regionali attese tra fine maggio/inizio giugno. “Tale movimento potrebbe essere solo temporaneo, in attesa della ripresa del trend calante dei tassi nella seconda parte dell’anno”, specifica il  Chief Global Strategist di Intermonte SIM. 

I dettagli dell’asta di oggi, giovedì test Btp a 5 e 10 anni

La prima asta sarà quella di CTZ e Bptei. Nel dettaglio il Tesoro emetterà Ctz a 24 mesi (scadenza 29/11/2021) per un ammontare compreso tra un minimo di 1,75 miliardi e un massimo di 2,25. Prevista poi l’emissione di due tipologie di Btp indicizzati all’inflazione Ue: il Btpei a 10 anni (scadenza 15/05/2039) e quello a 15 anni (scadenza 15/09/2032) per massimi 1,5 mld. Tali due titoli vengono emessi per un quantitativo all’interno di un intervallo di offerta congiunto. Pertanto l’importo offerto – sia minimo (1 mld) che massimo (1,5 mld) – è da intendersi come complessivo per i due titoli.

Il trittico di aste di fine mese continuerà domani con l’asta Bot a 6 mesi per 6 miliardi di euro. In circolazione al 14 febbraio risultano 40,4 mld di Bot a 6 mesi e 78,82 mld di Btp a 12 mesi per un totale di 119,2 miliardi.

Infine il 27 febbraio sarà il turno dell’asta Btp a media-lunga scadenza. Prevista l’offerta di Btp a 5anni per massimi 2,5 miliardi (range 2-2,5 mld), mentre del decennale con scadenza agosto 2030 è prevista l’emissione di titoli per 3,5-4 mld. Lo stesso giorno verranno collocati CCTeu con scadenza aprile 2025 per 0,75-1 mld. Complessivamente quindi l’asta vedrà il collocamento di massimi 7,5 miliardi di euro.

Va in archivio un febbraio con emissioni da record

Per l’Italia è stato fino ad adesso un mese di febbraio da record con euforia sulla carta italiana. L’emissione record del nuovo Btp 2036 ha raccolto una domanda record di 50 miliardi, superando il record precedente di quasi 48 miliardi di euro stabilito il mese scorso per una vendita del nuovo Btp a 30 anni. L’asta di metà mese dei Btp a 3 e 7 anni aveva invece visto i rendimenti attestarsi ai nuovi minimi storici.