Conti Inps: Mastrapasqua tranquillizza, le pensioni saranno regolarmente pagate
Le pensioni saranno regolarmente pagate. Getta acqua sul fuoco Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, dopo le dichiarazioni fatte ieri sui conti dell’Ente, che risentono dell’accorpamento degli ex Inpdap ed Enpals avvenuta nel 2012. Durante l’audizione alla commissione bicamerale di controllo degli enti previdenziali di ieri, Mastrapasqua aveva fatto sapere di aver “scritto ai ministri Saccomanni e Giovannini invitando a fare un’attenta riflessione” sul bilancio dell’Inps che ormai è “un bilancio unico, essendo il disavanzo patrimoniale ed economico qualcosa che, visto dall’esterno, può dare segnale di non totale tranquillità“.
In una nota rilasciata in serata, Mastrapasqua ha voluto ribadire che i conti dell’Istituto sono in piena sicurezza e ha smentito ogni allarmismo diffuso dopo l’audizione alla commissione bicamerale. “C’è piena e totale sostenibilità dei conti della previdenza e dell’Inps. Nessun allarme e nessun allarmismo. Oggi (ieri ndr) mi sono limitato a ribadire quanto ho affermato lo scorso mese di luglio nell’annuale relazione al Parlamento e che cioè il disavanzo ereditato dall’ex Inpdap, non deve trasformarsi in un sintomo di incertezza sulla tenuta della previdenza italiana. E’ solo un problema contabile, che non mina la certezza dei flussi finanziari. Nessun rischio né per oggi né per domani. Le pensioni sono e saranno regolarmente pagate“, ha precisato il numero uno dell’Inps.
Mastrapasqua durante l’audizione aveva spiegato che l’accorpamento degli enti “ha creato uno squilibrio di bilancio” e come “la genesi della perdita dell’Inps” derivi da “uno squilibrio imputabile essenzialmente al deficit ex Inpdap, alla forte contrazione dei contributi per blocco del turnover del pubblico impiego e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali”.
E’ per questo che per il numero uno dell’Inps è necessario rivedere le norme che hanno disciplinato l’accorpamento tra Inps, Inpdap e Enpals, abbandonando la pratica delle anticipazioni, “di trasferimenti statali non completamente rispondenti ai fabbisogni” e ripristinare una copertura strutturale da parte dello Stato per il pagamento delle pensioni pubbliche. Senza questo intervento normativo si potrebbero “innescare rischi di sotto finanziamento dei disavanzi previdenziali e di progressivo aggravamento delle passività.
Mastrapasqua aveva poi sottolineato il bisogno di valutare “nelle sedi competenti, l’opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l’efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico“. Mastrapasqua ha tenuto a ricordare che all’origine del deficit ex Inpdap via sia stata la soppressione, con la finanziaria 2008, della norma in vigore dal 1996 che prevedeva l’apporto dello Stato a favore della gestione ex Inpdap, per garantire il pagamento dei trattamenti pensionistici statali. A fronte di questo, infatti, l’Inpdap ha fatto ricorso all’avanzo di amministrazione per la coperture del relativo deficit finanziario e soprattutto, alle anticipazioni di bilancio.