Confindustria vede Pil in frenata a +0,1% t/t nel quarto trimestre
Il Centro Studi di Confindustria (CSC) stima che, dopo il +0,3% messo a segno dal PIL italiano nel terzo trimestre, nel quarto trimestre si verificherà un rallentamento della crescita. Sulla base degli indicatori disponibili, il CSC prevede un nuovo rallentamento (+0,1%). La variazione acquisita per il 2016 è di +0,8%.
"L'Italia rimane fanalino di coda, nonostante l'incremento di attività messo a segno nel terzo trimestre - sottolinea Confindustria - cui sta seguendo un'altra frenata nel quarto. L'occupazione in rapido aumento e i maggiori salari reali sostengono il reddito delle famiglie italiane, che rimangono prudenti nella spesa. Gli investimenti rispondono in presa diretta agli incentivi fiscali, come suggerisce il balzo in ottobre degli ordini di beni strumentali, e daranno un forte contributo alla crescita nel prossimo biennio. Rimane l'handicap della contrazione del credito alle imprese, tra le quali sale la quota di quelle cui sono negati i prestiti richiesti: la creditless recovery non può che rimanere lenta e affannosa".
"L'Italia rimane fanalino di coda, nonostante l'incremento di attività messo a segno nel terzo trimestre - sottolinea Confindustria - cui sta seguendo un'altra frenata nel quarto. L'occupazione in rapido aumento e i maggiori salari reali sostengono il reddito delle famiglie italiane, che rimangono prudenti nella spesa. Gli investimenti rispondono in presa diretta agli incentivi fiscali, come suggerisce il balzo in ottobre degli ordini di beni strumentali, e daranno un forte contributo alla crescita nel prossimo biennio. Rimane l'handicap della contrazione del credito alle imprese, tra le quali sale la quota di quelle cui sono negati i prestiti richiesti: la creditless recovery non può che rimanere lenta e affannosa".