Confcommercio: dall’Istat una conferma poco incoraggiante
"La conferma della variazione tendenziale dei prezzi allo 0,3% in giugno accresce i rischi di deflazione. Nella metrica dell'indice armonizzato in sede europea, se si esclude dalla dinamica dei prezzi al consumo l'impatto delle variazioni delle tasse, la variazione dei prezzi appare già negativa (-0,2% a giugno)". Questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull'inflazione a giugno diffusi dall'Istat. "La riduzione dei prezzi - continua la nota - è l'altra faccia della mancata ripresa. La produzione e i consumi restano molto deboli e di fronte al perdurare di questa situazione non si può escludere un prossimo ripiegamento della fiducia e una nuova prospettiva di moderata recessione".