News Notizie Italia Confcommercio: da 2008 reddito disponibile famiglie giù del 10%, poveri assoluti oltre quota 4 mln

Confcommercio: da 2008 reddito disponibile famiglie giù del 10%, poveri assoluti oltre quota 4 mln

Pubblicato 9 Giugno 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:41
L'Ufficio Studi Confcommercio ha presentato oggi uno studio che evidenzia come la recessione iniziata nel 2008 ha significato per le famiglie un calo di oltre il 10% del reddito disponibile, di circa il 7% della spesa in termini reali e del 36% del risparmio. Inevitabilmente, il numero delle famiglie assolutamente povere è cresciuto del 78,5%, mentre i "poveri assoluti" hanno superato nel 2014 i 4 milioni (+130% rispetto al 2007).
Nel 2015 il reddito disponibile e spesa delle famiglie in termini reali sono tornati a crescere con un +1% circa, mentre il risparmio è aumentato di circa mezzo punto percentuale. La ricerca "Dalla grande recessione alla ripresa? Segnali positivi ma fragili", l'Ufficio Studi Confcommercio sottolinea come tra il 2008 e il 2014 il Pil è sceso del 9% in volume, con un crollo degli investimenti di oltre il 30%, tornando sugli stessi livelli del 1996. "È come se le famiglie italiane - dice l'Ufficio Studi - avessero spostato indietro di un ventennio l'orologio del proprio tenore di vita". Negli anni della recessione sono andati distrutti oltre un milione e 800mila posti di lavoro per l'economia nel suo complesso, oltre un milione e 300mila dei quali nell'industria, mentre il numero di imprese registrate si è ridotto di oltre 86mila unità. Passando ai consumi, nei sette anni della crisi, la spesa alimentare si è contratta in quantità di oltre il 12% e gli acquisti di beni durevoli del 25% circa.