Notizie Notizie Italia Confartigianato: allarme tasse, italiani pagano 25 miliardi in più rispetto a media Eurozona

Confartigianato: allarme tasse, italiani pagano 25 miliardi in più rispetto a media Eurozona

10 Giugno 2014 10:13

Gli italiani pagano 25 miliardi di tasse in più rispetto alla media dell’Eurozona. Non ne possiamo più di pagare le tasse più alte d’Europa“. E’ quanto denuncia il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, parlando all’assemblea annuale della confederazione.  Ammontano a 420 euro le imposte pro capite in più, secondo i calcoli dell’Ufficio Studi Confartigianato. “Il gap Italia-Europa è l’effetto dell’aumento della pressione fiscale che nel 2014 raggiunge il 43,9% del Pil, ben 1,7 punti in più rispetto al 42,2% della media Ue”. “Considerato il mancato gettito dell’economia sommersa – prosegue Confartigianato – la pressione fiscale effettiva sale al 52,9% del Pil“.

Per questo Merletti parla di una necessaria riduzione della pressione fiscale. “Occorre finalmente il coraggio di ridurre la pressione fiscale che grava su imprese e famiglie, attraverso una rigorosa riqualificazione della spesa improduttiva”. Oltre al fisco, le piccole e medie imprese italiane “pagano l’energia elettrica il 31% in più rispetto alla media europea. Si tratta di 4 miliardi di euro di maggiori costi”. “Confidiamo che stavolta il piano taglia-bollette, annunciato dal Governo per la riduzione del 10% dei costi per le Pmi, ci porti finalmente una buona notizia. Se, come sembra, i parametri scelti saranno abbassati in maniera significativa, avremo un’ottima ragione per essere soddisfatti di una inversione di tendenza da noi richiesta da tempo”.

Merletti sottolinea anche la necessità, a suo parere, di tornare ad un’unica imposta sulla proprietà immobiliare. La tassazione sulla casa “si è trasformata nel groviglio Imu-Tasi-Tari sotto l’egida della fantomatica Iuc che ha reso ingestibili i tributi locali“. “Bisogna districarsi in un labirinto di Minosse di aliquote, detrazioni, esenzioni”. Per questo il presidente di Confartigianato invoca l’accorpamento della Tasi nell’Imu “e si ammetta apertamente che la prima casa è, in effetti, tassata. Si metta mano urgentemente alla tassazione degli immobili produttivi che non possono essere considerati alla stregua delle seconde case”.

Confartigianato rileva inoltre che per la burocrazia nell’ultimo anno le Pmi hanno speso in oneri 30,9 miliardi (2 punti di Pil): 7.005 euro ciascuna. Nel 2008-2014 sono state approvate 629 norme, di cui 389 introducono oneri: “quasi 2 norme fiscali su 3 aumentano i costi burocratici”. In sei anni il fisco si è complicato con una nuova norma a settimana”.