Commodity: la discesa dell’oro e dell’argento è finita? L’opinione di Giancarlo Dall’Aglio (VIDEO)
Le recenti decisioni di politica monetaria delle banche centrali, la discesa dell’oro e dell’argento, ma anche i possibili impatti sulle quotazioni del gas in scia all’intesa siglata tra Kiev, Mosca e Bruxelles sulle forniture di gas. Questi gli argomenti affrontati con Giancarlo Dall’Aglio, trader esperto di commodity e fondatore di Commoditiestrading, nel corso della videointervista di FinanzaonlineTv.
Banche centrali: la droga monetaria
Banche centrali protagoniste. Oggi la Bank of Japan è entrata in azione, varando nuove misure di allentamento monetario a sostegno dell’economia nipponica. Due giorni fa la Federal Reserve ha invece posto fine al QE3. Di fronte a queste mosse sarà interessante capire come si muoverà la Banca centrale europea. “La Bce ha sicuramente dei paletti differenti, in Europa ci sono i trattati e una resistenza molto forte da parte della Germania a politiche espansive della Bce. Per queste ragioni per l’Eurotower c’è un grosso punto di domanda sul fronte Qe“, afferma Dallaglio precisando che “la decisione della BoJ non coglie di sorpresa, molti si attendevano dopo la fine del QE americano un’azione da parte di una altra banca centrale. Poiché la Bce non è pronta ci ha pensato Abenomics“.
La discesa dell’oro e dell’argento è finita?
“La recente discesa (dei metalli preziosi) è dovuta al fatto che c’è bassa inflazione un po’ ovunque. L’oro e l’argento, in particolare il metallo giallo, sono beni rifugio contro l’inflazione”, afferma l’esperto ricordando che dopo l’ultima riunione della Fed si è assistito a una ulteriore caduta dei prezzi, in particolare dell’argento. Dallaglio afferma, tuttavia, che esistono anche delle ragioni di natura tecnica: “Scattano gli stop loss, entrano in gioco i trading system automatici e quella che è una discesa del prezzo viene autoalimentata da questi processi”.