Commodity della settimana: il platino corre con prospettive di deficit per il 2025
Platino che si prende la scena nel mondo commodities in questo inizio 2025, registrando una performance che supera l’8%. Il prezzo del future quotato al NYMEX è tornato su livelli si massimo relativo a due mesi invertendo, almeno per il momento, il movimento correttivo che ha caratterizzato la fine dell’anno precedente. Lo scenario di mercato sembra allinearsi all’outlook per il 2025, dove nonostante il surplus con un avanzo di 260 koz (migliaia di once) registrato nel corso del 2024, la prospettiva di nuovi deficit guidati da un mix di domanda resiliente e limitazioni nell’offerta si presenta all’orizzonte.
L’automotive tira il freno, mercato del platino rallenta
Nonostante un terzo trimestre del 2024 dove il platino ha beneficiato di un aumento dell’offerta globale (+7% su base annua secondo il report del World Platinum Investment Council), trainato dalla capacità di rilascio di inventari semi-lavorati in Sudafrica, la domanda ha registrato una flessione dell’11% rispetto all’anno precedente. A pesare su questa diminuzione c’è principalmente il calo della domanda automobilistica europea (-14%), settore che nel corso dell’anno si è rivelato in crisi e con pochi margini di recupero nel prossimo futuro. Il risultato è stato un surplus di breve periodo, il primo per il 2024, ma uno scenario che si preannuncia inverso per il 2025.
Anno nuovo, nuovo deficit
Complessivamente il deficit ereditato dal 2024 è stato stimato di 682 koz, in diminuzione rispetto al 2023, prevedendo un’ulteriore diminuzione di 539 koz. Sul fronte dell’offerta è atteso un decremento, penalizzata principalmente da un rallentamento della produzione mineraria (-2% rispetto al 2024), dove pesa la ristrutturazione in Sudafrica e Nord America a causa di difficoltà di costo e di redditività che continuano a limitare le operazioni. Per quanto riguarda, invece, la voce riciclaggio le stime prevedono una crescita del 12% grazie a una maggiore disponibilità di veicoli a fine vita. Lato domanda, invece, dovrebbe rimanere stabile a 7.951 koz e ripartita come segue:
- domanda automobilistica: prevista in calo del 2%, a causa di una minore produzione di veicoli diesel in Europa. Tuttavia, la crescente diffusione dei veicoli ibridi e l’uso del platino nei catalizzatori come sostituto del palladio rimangono punti di forza;
- gioielleria: un settore in crescita del 5% su base annua sostenuto principalmente dai mercati asiatici, con una forte performance in India (+22%) e una ripresa in Giappone (+8%);
- industria chimica: domanda in forte calo (-28% su base annua), influenzata dai rallentamenti delle espansioni nella capacità produttiva in Cina, mercato che si prevede ancora altamente incerto e volatile.
Il platino si trova in una fase delicata con una pressione crescente sui prezzi. Sebbene la domanda nei settori strategici sembri resiliente, le limitazioni strutturali nell’offerta continuano a dominare le previsioni. Con il rischio di ulteriori restrizioni nella produzione mineraria e una progressiva riduzione degli stock sopra il suolo (-40% dal 2022 al 2025), il prezzo del future potrebbe presentare movimenti direzionali più decisi.
Punto tecnico sul future del platino
Future del platino in grande spolvero, con un inizio di 2025 dove ha messo a segno una performance di quasi +9%, registrando un notevole cambio di passo rispetto al solo +3,9% complessivo del 2024. Questo risultato positivo, sebbene incoraggiante, richiede un’attenta analisi per valutare la solidità del trend e identificare i principali livelli chiave di supporto e resistenza, visto un outlook macro ancora altamente incerto.
L’analisi grafica rivela un andamento strutturalmente rialzista, sostenuto da una trendline (in blu) di medio periodo e dall’incrocio rialzista rispetto alla trendline di breve periodo ad inclinazione negativa. La distanza verticale del prezzo rispetto alla trendline di medio periodo, la quale rappresenta un supporto dinamico cruciale, conferma una rinnovata forza del trend rispetto alla precedente correzione di fine 2024.
Nonostante il tentativo di rottura di questa area chiave prontamente rigettato, la price action ha portato il future a rompere al rialzo la soglia psicologica segnalata dal PoC (in bianco) del volume profile, sul livello di $ 945/apoz, approcciando un massimo relativo a due mesi nei pressi della resistenza statica (in giallo) in area $ 987,5/apoz. Questo livello rappresenta una resistenza critica nel breve termine, e un suo superamento potrebbe aprire la strada a ulteriori rialzi verso $1.008 e $1.030,8, prossime aree di interesse tecnico. Al contrario, in caso di correzione, i supporti a $964 e $946 saranno fondamentali per mantenere intatto il tentativo di uscita dalla fase laterale di lungo periodo.
L’oscillatore RSI a 14 periodi si trova attualmente in area 60, livello che conferma la forza del movimento rialzista senza indicare una condizione di ipercomprato. Il momentum positivo si conferma anche attraverso il tentativo di rottura rialzista della resistenza dinamica (in verde) che potrebbe suggerirne un potenziale proseguimento qualora ricevesse conferme.
Pressione che potrebbe confermarsi anche da uno scenario macro molto volatile, con un prezzo altamente suscettibile ad eventuali cambiamenti dell’outlook di mercato. Si suggerisce quindi di monitorare i livelli chiave e l’evoluzione della condizione di domanda ed offerta.