Commercio: Confesercenti, dicembre in calo è segnale preoccupante
Le vendite al dettaglio, dopo quattro anni di discesa continua (-6,8%), tornano di segno positivo nel 2015. Ma già negli ultimi mesi dello scorso anno si osservano segnali preoccupanti di indebolimento della ripresa, evidenziati anche dall'andamento non positivo dei consumi natalizi. La crescita registrata nell'anno inoltre è solo ad appannaggio della grande distribuzione, grazie sostanzialmente ai discount e alle catene specializzate nel comparto non alimentare. Restano invece al palo le imprese di piccole dimensioni e non recuperano le perdite che perduravano da ben otto anni (-13,8% tra il 2007 ed il 2014). Il lieve recupero segnalato dall'Istat per questo settore distributivo è dovuto solo al comparto non alimentare, mentre l'alimentare prosegue la caduta. Questo il commento di Confesercenti ai dati pubblicati oggi dall'Istat sulle vendite al dettaglio. "Stimiamo che la quota di mercato dei piccoli esercizi in sede fissa, complessivamente, si sia ridotta di altri 2-3 punti decimali, per collocarsi al 27% circa. In termini numerici, per le piccole del commercio, il 2015 si chiude con un saldo tra imprese cessate e nuove iscritte che, sebbene in leggero miglioramento, resta negativo per 22 mila unità", si legge nella nota di Confesercenti.