Come vincere gli Europei: per spiegarlo scende in campo la London School of Economics
Il cucchiaio di Pirlo può servire, ma per arrivare in fondo a Euro 2012 serve anche tanta strategia.
La London School of Economics non è l’unica istituzione ad essersi cimentata nell’analisi delle grandi manifestazioni calcistiche.
Lo scorso febbraio la Banca centrale europea ha reso noto uno studio sugli impatti sul trading dei Mondiali di calcio in Sudafrica. La Bce ha dedicato la propria attenzione agli effetti delle partite sull’attività di trading, scoprendo che i match giocati durante l’orario di lavoro (in Sudafrica diverse partite si giocavano quando in Europa era pomeriggio) avevano l’effetto di distogliere l’attenzione degli operatori dal mercato tanto da ridurre notevolmente gli scambi. Tre i risultati raggiunti: quando la nazionale del Paese di appartenenza è impegnata sul campo il numero di operazioni scende del 45% e i volumi del 55%; l’attività dei mercati è influenzata da ciò che accade nel corso dei match (ad esempio un goal causa un ulteriore calo dell’attività di trading pari al 5%); durante una partita la correlazione tra le performance del mercato azionario delle nazioni in campo e quelle dell’azionario globale cala di circa il 20 per cento.