Collocati Btp per complessivi 6 mld, spread torna di slancio sotto i 300 punti base

Domanda sostenuta e rendimenti ancora in calo nell’asta di Btp a medio termine tenuta oggi. Il Tesoro ha collocato complessivamente Btp per 6 miliardi di euro, al massimo del range previsto che era 4,5-6 mld, di cui 5 mld relativi a Btp triennali e 1 mld di euro di Btp con scadenza settembre 2019. I Btp a tre anni con scadenza marzo 2015 sono stati allocati al rendimento medio del 2,76%, in deciso calo rispetto al 3,41% dell’asta di titoli con analoga durata tenuta a metà della scorso mese. Il rendimento risulta sceso ai minimi dall’ottobre 2010 e più che dimezzato rispetto al picco al 6% toccato a fine novembre 2011. Le richieste sono state pari a 1,565 volte l’ammontare offerto, con il bid-to-cover in aumento rispetto all’1,4 dell’asta di febbraio. Per quanto riguarda invece l’asta di titoli con scadenza settembre 2019, il rendimento medio è risultato pari al 4,30%.
Ieri l’asta di Bot a 3 e 12 mesi aveva visto il collocamento di complessivi 12 miliardi di euro con rendimento dei titoli annuali sceso ai minimi da agosto 2010 all’1,4%. Settimana prossima è atteso il debutto del nuovo Btp Italia acquistabile direttamente in asta sul mercato primario attraverso la piattaforma MOT. La prima emissione avverrà il 19 marzo con collocamento che verrà chiuso il 22 marzo.
Lo spread ritorna sotto i 300 punti base
L’esito positivo dell’asta ha contribuito a spingere lo spread tra Btp e Bund sotto la soglia dei 300 punti base scendendo fino a 293 punti base. I titoli decennali italiani viaggiano al rendimento del 4,85%, quelli a 5 anni al 3,6% e quelli a 2 anni all’1,99%. Goldman Sachs, che a inizio 2012 aveva consigliato di acquistare Btp a 10 anni e di vendere Oat francesi alla luce dell’elevato differenziale di rendimento tra i due titoli governativi, ora ha suggerito di andare long sul Btp a 5 anni a discapito di quello di analoga durata spagnolo.
L’esito positivo dell’asta ha contribuito a spingere lo spread tra Btp e Bund sotto la soglia dei 300 punti base scendendo fino a 293 punti base. I titoli decennali italiani viaggiano al rendimento del 4,85%, quelli a 5 anni al 3,6% e quelli a 2 anni all’1,99%. Goldman Sachs, che a inizio 2012 aveva consigliato di acquistare Btp a 10 anni e di vendere Oat francesi alla luce dell’elevato differenziale di rendimento tra i due titoli governativi, ora ha suggerito di andare long sul Btp a 5 anni a discapito di quello di analoga durata spagnolo.
“Ci sono ancora margini per ulteriori riduzioni importanti dello spread Btp/Bund – ha sottolineato oggi il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, presente in Borsa Italia per la presentazione del nuovo Btp Italia. “Al calo dello spread – ha aggiunto Grilli – hanno contribuito anche gli investitori istituzionali stranieri”.