Notizie Notizie Italia Cinque regole per costruire il portafoglio durante e dopo la pandemia

Cinque regole per costruire il portafoglio durante e dopo la pandemia

2 Maggio 2020 12:41

Come costruire un portafoglio di investimento a prova di Covid-19? Un suggerimento arriva dalla casa americana di gestione patrimoniale Nuveen, che indica 5 regole da seguire durante e dopo la pandemia, alla luce di uno scenario sui mercati finanziari in miglioramento, ma destinato a rimanere altamente volatile, e un quadro economico ancora molto incerto, visto che ancora non si ha un riscontro preciso dai dati macro. Al momento il rischio maggiore della recessione, ormai alle porte, non sta nella profondità, ma nella durata.

1- Mantenere gli investimenti e bilanciare il portafoglio
Finché le istituzioni saranno in grado di soddisfare le esigenze immediate di finanziamento, di spesa e di liquidità, conviene mantenere gli investimenti, anche se occorre ribilanciare il proprio portafoglio. Molti consulenti lo riequilibrano su base trimestrale, indipendentemente dall’emergenza. Tra i fattori che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione per ribilanciare il portafoglio, il primo è la liquidità. In questo momento, suggerisce Nuveen, potrebbe essere una mossa ragionevole conservare parte della liquidità per acquisti opportunistici. In secondo luogo, oltre a una diversa valutazione delle asset class, occorre considerare le mutate aspettative di rischio relativo. Altro consiglio, infine, è riequilibrare a fasi e non in una sola volta.

2- Focus sul valore per valutare le diverse asset class
Per bilanciare il proprio portafoglio, occorre considerare il valore tra le diverse asset class. Al momento attuale, il rischio principale riguarda le azioni, e in particolare un loro ulteriore crollo. Ebbene, gli esperti di Nuveen ritengono che le azioni siano più convenienti rispetto ai titoli obbligazionari. Vedono opportunità tattiche, rappresentate da società con bilanci solidi e bassi livelli di indebitamento scambiate a prezzi ragionevoli. Preferenza anche per le aziende con livelli elevati di free cash flow. Dal punto di vista geografico, il suggerimento è quello di privilegiare i titoli statunitensi rispetto a quelli di altri mercati sviluppati (ma attenzione ai movimenti sul cambio). Interessanti anche alcuni selezionati mercati emergenti, soprattutto in considerazione di una previsioni di un calo del dollaro. Tuttavia, avvertono, non è il momento di aumentare sensibilmente il profilo di rischio del portafoglio. Il posizionamento per i titoli a reddito fisso è ancora più difensivo: puntare su qualità più elevata e cercare opportunità nelle aree ad alto rating.

Tra le asset class da valutare anche il settore immobiliare, su cui è bene concentrarsi su qualità e favorire proprietà situate in città in crescita, tecnologicamente avanzate e sostenibili, e trainate da interessanti trend demografici, come una popolazione giovane e con un elevato livello di istruzione. Segmenti come il retail potrebbero andare incontro a una fase difficile e Nuveen mantiene un approccio cauto sugli uffici. La maggior parte degli immobili residenziali, ad esempio le residenze per anziani, o le strutture sanitarie, logistiche e infrastrutturali, potrebbe offrire ancora opportunità.

Nell’attuale contesto, ragionevole concentrarsi anche su settori legati a bisogni essenziali, come l’agricoltura (in particolare l’agricoltura sostenibile): crisi o no, il mondo ha bisogno di nutrirsi. Infine, vale la pena menzionare le proprietà liquide. Come detto nel primo punto, non è il momento di vendere indiscriminatamente, ma la liquidità e le disponibilità liquide servono sempre in un portafoglio. Mantenere la liquidità per soddisfare le esigenze correnti è importante, così come avere riserve per nuove opportunità.

3- Accettare il rischio di illiquidità più elevata
La maggior parte degli investitori è sotto-allocata rispetto ai settori alternativi in generale e agli investimenti illiquidi in particolare. Nuveen ritiene che gli investimenti di lungo termine nel private equity e nel credito privato, come l’assistenza sanitaria e la tecnologia, così come negli asset materiali privati, quali aziende agricole e agricoltura, possano trovare posto nella maggior parte dei portafogli, soprattutto nelle fasi di turbolenza dei mercati. È importante però che gli investitori siano consapevoli della loro tolleranza all’illiquidità, e si assicurino che gli orizzonti temporali dell’investimento siano adeguati al loro fabbisogno di capitale.

4- Accettare rischi in modo selettivo in previsione della ripresa
Per gli investitori con orizzonti temporali molto lunghi e, soprattutto, con una tolleranza al rischio nel breve termine molto elevata, potrebbe essere sensato fare passi più decisi verso i titoli ciclici, titoli azionari di settori legati al consumo, titoli di credito di qualità inferiore, asset real estate, asset materiali e bond municipali con rendimenti più elevati. Tuttavia, occorre procedere con cautela. Fare questi passi richiede estrema attenzione, ricerche accurate e un alto grado di selettività.

5- Attenersi ai piani di lungo termine e agli obiettivi dell’investimento
Oltre a mantenere l’investimento, il consiglio è quello di non modificare il proprio approccio di investimento di lungo termine, a meno che gli obiettivi siano cambiati. Nessuno è ancora in grado di prevedere l’esatta portata dell’impatto della pandemia di Covid-19 ed è altrettanto difficile prevedere i movimenti sul mercato nel breve termine. La stessa incertezza rende impossibile stabilire quanto tempo ci vorrà per un’eventuale ripresa, quindi evitare di uscire e rientrare in investimenti azionari o in altri asset per evitare le turbolenze. Al contrario, gli investitori dovrebbero rimanere focalizzati sui loro obiettivi di lungo termine: attenersi ai piani di ribilanciamento, rivedere le strategie di asset allocation e verificare che gli investimenti corrispondano alle esigenze di passività o di spesa.