Cina: S&P abbassa outlook a negativo su alcune banche cinesi
Se il cda di Banca Mps "dispone di informazioni che non sono a conoscenza dei sindacati è con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori che si deve aprire una interlocuzione rispettosa del metodo e dei rispettivi ruoli". Così il coordinamento dei sindacati del Monte dei Paschi di Siena, rappresentato dalle organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin, in una nota congiunta, in vista dello sciopero che è stato già proclamato per il prossimo 24 settembre.
Le sigle sindacali rispondono alla lettera di rassicurazione inviata ieri dalla presidente di Mps Patrizia Grieco, a nome di tutto il cda, ai dipendenti della banca senese, rimarcando che "le parole hanno un peso; e richiedono una coerenza". Nella missiva inviata ai dipendenti, la presidente Grieco aveva riferito che il cda di Mps si impegna a preservare "il patrimonio di competenze" della banca, aggiungendo che il cda del Monte, nella riunione del 1° settembre scorso, aveva esaminato il percorso della data room al vaglio di UniCredit, garantendo che "monitorerà e supervisionerà il cammino della soluzione strutturale avviata".
"Siamo certi - prosegue la nota firmata dalle segreterie Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin del Monte dei Paschi - che il cda, attraverso le parole della sua Presidente - sempre così attenta alle politiche inclusive - non intendesse muoverci uno sgarbo istituzionale così maldestro. Tuttavia, invitiamo l'Azienda e i suoi massimi rappresentanti a ripristinare le corrette relazioni industriali tanto più necessarie nella fase di straordinaria delicatezza che stiamo vivendo".
Per i sindacati "nuove questioni meriterebbero un chiarimento, come ad esempio conoscere le motivazioni dell'accesso alla 'data room' di altri soggetti, Mcc e Amco, oltre l'esclusivista Unicredit".
Le sigle sindacali rispondono alla lettera di rassicurazione inviata ieri dalla presidente di Mps Patrizia Grieco, a nome di tutto il cda, ai dipendenti della banca senese, rimarcando che "le parole hanno un peso; e richiedono una coerenza". Nella missiva inviata ai dipendenti, la presidente Grieco aveva riferito che il cda di Mps si impegna a preservare "il patrimonio di competenze" della banca, aggiungendo che il cda del Monte, nella riunione del 1° settembre scorso, aveva esaminato il percorso della data room al vaglio di UniCredit, garantendo che "monitorerà e supervisionerà il cammino della soluzione strutturale avviata".
"Siamo certi - prosegue la nota firmata dalle segreterie Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin del Monte dei Paschi - che il cda, attraverso le parole della sua Presidente - sempre così attenta alle politiche inclusive - non intendesse muoverci uno sgarbo istituzionale così maldestro. Tuttavia, invitiamo l'Azienda e i suoi massimi rappresentanti a ripristinare le corrette relazioni industriali tanto più necessarie nella fase di straordinaria delicatezza che stiamo vivendo".
Per i sindacati "nuove questioni meriterebbero un chiarimento, come ad esempio conoscere le motivazioni dell'accesso alla 'data room' di altri soggetti, Mcc e Amco, oltre l'esclusivista Unicredit".