La Cina rallenta e l’aussie scende ai minimi da quasi tre anni
L’aussie scende sotto quota 0,9 per la prima volta dal settembre del 2010. Minimi da quasi tre anni per il cambio tra la divisa australiana e il biglietto verde che poco fa si è portato a livelli che non si vedevano dal settembre del 2010 sotto quota 0,9 (0,89961). Negli ultimi tre mesi il cross è sceso di quasi il 14% mentre il saldo da inizio anno evidenzia un rosso del 12,8%.
Dopo le vendite innescate dall’annuncio del tapering, il piano di riduzione degli acquisti di asset della Banca centrale statunitense, l’economia cinese torna a spingere al ribasso l’aussie. Il Ministro delle Finanze, Lou Jiwei (il Dragone rappresenta il primo partner commerciale del Paese), ha detto di attendersi un rallentamento della crescita nella seconda metà dell’anno rispetto al +7,7% registrato nei primi sei mesi.
Secondo i dati diffusi da Bloomberg relativi gli swap, la Reserve Bank of Australia nella riunione in calendario a settembre al 75% taglierà il costo del denaro di 25 punti base al 2,5%.
A favore di un taglio del costo del denaro ci sono anche i dati in arrivo dal mercato del lavoro che a giugno ha visto il tasso di disoccupazione salire inaspettatamente al 5,7%.