Cina: il governo investe e l’economia torna verso l’espansione

Buone notizie dalla Cina: l’indice Pmi manifatturiero ha infatti valicato la temuta soglia dei 50 punti nel mese di ottobre, attestandosi a 50,2 punti dai 49,8 dello scorso mese e aprendo le porte all’espansione della congiuntura. Il dato, che ha soddisfatto le attese degli analisti, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti i settori delle Borse asiatiche che, con l’eccezione di Sydney depressa da un dato manifatturiero deludente registrato dall’Australia, hanno chiuso tutte con forti rialzi, soprattutto nel settore delle materie prime. L’indicazione proveniente da HSBC invece, ha visto un indice PMI a 49,5 punti, rispetto ai 47,9 di settembre e corretto al rialzo rispetto al 49,1 della stima flash. I nuovi ordini si sono impennati a 50,4 punti in ottobre dai 49,8 punti di settembre mentre gli ordini all’esportazione sono saliti a 49,3 punti dai 48,8 del mese precedente.
Festeggia anche il comparto finanziario, dopo la notizia di una iniezione di capitali da 60 miliardi di dollari da parte della Bank of China nel mercato finanziario. Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti, la banca centrale cinese starebbe tentando di sostenere le politiche di investimenti da parte del governo, che ha approvato in maggio una serie di investimenti in infrastrutture per fare da paracadute alla possibile contrazione dell’economia. A questo scopo punterebbe ad aumentare la liquidità disponibile sul mercato. Ecco perché da una settimana si sono susseguite diverse operazioni a breve termine attraverso le quali l’istituto centrale del Celeste impero ha immesso denaro nel sistema per 379 miliardi di renminbi.