Notizie Notizie Mondo Cina: Fmi, non c’è tempo da perdere, l’economia va riformata

Cina: Fmi, non c’è tempo da perdere, l’economia va riformata

17 Luglio 2013 18:26

Nonostante il rallentamento registrato negli ultimi mesi, l’attuale ritmo di crescita potrebbe non essere sostenibile se il Paese non metterà in campo profonde riforme al proprio sistema economico. È quanto si legge in un report diffuso dal Fondo monetario internazionale relativo l’economia cinese. Nonostante l’istituto con sede a Washington non sia nuovo a simili avvisi, quello che colpisce questa volta è l’urgenza, assente in passato, con cui le riforme vengono chieste.

“A partire dalla crisi globale, un mix di investimenti e di stimoli fiscali e monetari hanno sostenuto l’attività economica”, si legge nel resoconto annuo sull’economia del Dragone. Sono principalmente tre le minacce per l’economia del Celeste Impero: il sistema finanziario ombra, il forte ricorso all’indebitamento da parte delle autorità locali e il possibile scoppio della bolla immobiliare.

L’attuale modello di crescita “non è più sostenibile” e nonostante il Dragone abbia “ancora i mezzi per far fronte agli shock, i margini di sicurezza si stanno assottigliando”. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità di Pechino, nel secondo trimestre la crescita dell’economia del Dragone è passata dal 7,7 al 7,5%, anni luce lontana dal +14% pre-crisi. A questo punto una trasformazione dell’economia verso un modello di crescita maggiormente orientato sui consumi interni rappresenta “la priorità principale”.

È tempo di agire
“Migliorare la regolamentazione dei mercati finanziari e rivedere il ritmo le spese in infrastrutture rappresentano misure che potrebbero rallentare la crescita nel breve termine -rileva il Fmi- ma si tratta di provvedimenti destinati a garantire una crescita più sostenibile nel lungo periodo”. Non c’è tempo da perdere, “perché l’economia appare sempre più vulnerabile e le riforme diventano sempre più difficili da attuare con il passare del tempo”.