Notizie Notizie Italia Chrysler torna in utile. Fiat ringrazia e accelera in Borsa. Per analisti 2011 oltre la guidance

Chrysler torna in utile. Fiat ringrazia e accelera in Borsa. Per analisti 2011 oltre la guidance

2 Maggio 2011 14:08

Miracolo a Detroit. E Fiat vola alto in Borsa. L’americana Chrysler ha annunciato una trimestrale senza sbavature. Bisogna rimettere indietro le lancette al 2006 per ritrovare un risultato migliore. La controllata di Fiat ha riportato il primo utile netto da quando la società ha iniziato a operare nel giugno 2009. L’utile operativo è risultato pari 477 milioni di dollari contro i 143 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, la liquidità è salita a 9,9 miliardi di dollari dai 7,3 miliardi di dollari del dicembre 2010. Le vendite sono ripartite. Chrysler ha venduto 394.000 auto nel primo trimestre. Il 18% in più rispetto ai 334.000 dello stesso periodo dello scorso anno.


Un nuovo prestito, l’emissione di bond per 2,5 miliardi di dollari e 1,3 miliardi da Fiat per rimborsare i governi americano e canadese hanno fatto il resto. Chrysler ha, infatti, annunciato nuove transazioni finanziarie, che avverranno contemporaneamente e consentiranno a Fiat di salire al 46%, per rifinanziare il proprio debito. I bond avranno durata di 8 e 10 anni e saranno venduti negli Usa a investitori istituzionali. I prestiti saranno di 3,5 miliardi a 6 anni e uno rotativo da 1,5 miliardi a 5 anni. Il rifinanziamento del debito che equipaggia la società americana è una tappa cruciale dell’integrazione con il Lingotto. Solo allora scatterà il fatidico conto alla rovescia verso la crescita di Fiat al 51% di Chrsyler, la quotazione del gruppo americano. E poi il tutto sarà coronato dall’attesa fusione.


Nell’attesa, oggi sono i numeri messi a segno nei primi tre mesi del 2010 da Chrysler ad essere apprezzati dal mercato. Col passare delle ore a Piazza Affari Fiat allunga il passo guadagnando quattro punti percentuali a 7,49 euro, mentre l’indice di riferimento del listino stazione a +0,29%. Che l’interesse sia alto sul titolo lo provano anche i volumi. Sono, infatti, passati di mano 15,7 milioni di pezzi, pari all’1,44% del capitale. La girandola di ordini d’acquisto del Lingotto contagia anche Exor che sale dell’1,27% a 24,66 euro e Fiat Industrial in progresso dello 0,8% a 10,11 euro. Per gli analisti si tratta di un risultato positivo. “Sergio Marchionne sta facendo un capolavoro. Il primo trimestre è solitamente il meno buono dell’anno. Se Chrysler dovesse ripeterlo per altre tre volte, ossia nei prossimi trimestri, la guidance di Fiat ne uscirà battuta”, segnala un esperto di una primaria banca milanese, che preferisce mantenere l’anominato.


In Italia è invece il giorno della verità per lo stabilimento della ex Bertone, oggi Officine automobilistiche Grugliasco. Questa mattina si è tenuta l’assemblea dei lavoratori. Un appuntamento clou nel corso della quale i rappresentanti sindacali hanno illustrato le posizioni in vista del referendum che prenderà il via al termine della riunione. Il leader della Fiom, Maurizio Landini, e il responsabile nazionale Auto della Uilm, Eros Panicali hanno presenziato. A sorpresa dai delegati della Fiom dello stabilimento Bertone è giunta una inaspettata indicazione di voto favorevole per il referendum chiesto dal Lingotto. Se dovesse passare il fronte del sì alla proposta presentata dalla Fiat, dal Lingotto arriverà un investimento di circa 500 milioni di euro per la produzione di un modello del segmento E a marchio Maserati.


Oltre ai lavoratori dello stabilimento di Grugliasco oggi si esprimeranno sulla proposta anche i circa 120 addetti della ex Bertone in distaccamento alla Sevel di Val di Sangro. Questa sera invece sarà la volta dei dati sulle immatricolazioni di autovetture messe in circolazione ad aprile. Il Ministero dei Trasporti le diffonderà alle 18. “Il mercato dell’auto ad aprile accuserà una nuova frenata”, hanno segnalato alcune fonti finanziarie interpellate da Finanza.com. “Il calo potrebbe confermarsi a doppia cifra come emerso negli ultimi mesi, ma dovrebbe essere in linea alle stime degli analisti di mercato”. Ma per Fiat è ben poca cosa. La sua scommessa più grande è Oltreoceano, a Detroit. E la sta vincendo.