Chiusura fiacca per Borsa Milano aspettando la Fed: male le banche (tranne Intesa), vola Atlantia
Lieve segno meno oggi per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna -0,08% a 25.736 punti all'indomani dei nuovi record toccati a Wall Street da Nasdaq e S&P 500. In attesa dei responsi che arriveranno domani sera dal meeting Fed che parte oggi, sui mercati si assiste a prese di beneficio su settori quali banche ed energetici.
In spolvero oggi sul parterre di Piazza Affari il titolo Atlantia che ha chiuso a +3,56% a 16,295 euro in scia alla decisione del board, a seguito della cessione di Aspi per 8 miliardi, di distribuire un dividendo di 600 milioni di euro nel 2022 e di avviare un programma di riacquisto azioni proprie di 1-2 miliardi. In generale, tra le politiche di reinvestimento il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton intende destinare più risorse a crescita e supporto delle piattaforme del gruppo, cogliendo opportunità a livello internazionale nei settori delle concessioni autostradali e aeroportuali, dei sistemi di pagamento e dei servizi alla mobilità; a nuove aree d'investimento e al corporate venture capital con la creazione di un fondo con respiro globale.
A Milano si segnala il calo dell'1,8% di Tenaris nonostante il nuovo rialzo del petrolio. Giù anche Saipem (-0,18%) nonostante il nuovo contratto ricevuto da ADNOC Sour Gas per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering negli Emirati Arabi Uniti. Il contratto, che prevede l'espansione e il potenziamento dell’impianto di Shah gas già attivo, ha un valore complessivo del contratto di circa 510 milioni di dollari.
Nelle retrovie anche Banco BPM che cede l'1,5% circa così come Bper. Calo dello 0,74% per Unicredt, mentre si salva Intesa con +0,04% in area 2,45 euro.
Tra i peggiori oggi anche Exor (-1,41%) e Leonardo (-1,36%).
Poco mosso infine il titolo Poste Italiane (-0,29%) che scende sotto i 12 euro. Poste ha avviato il roadshow per l'emissione di un bond perpetuo ibrido callable (dopo 8 anni) da 750 mln di euro. "Riteniamo che i proventi servano a finanziare la crescita migliorando i ratio patrimoniali regolamentari e stimiamo in particolare un aumento del tier 1 di bancoposta di circa 200 bps (vs 1Q21 19,4%) e del solvency di poste vita di circa 800bps (vs 1Q21 301%)", rimarca Equita SIM che vede il bond avere per Poste un costo inferiore al 3%. Tra i prossimi catalyst per il gruppo postale c'è lo stacco del saldo dividendo da 0,324 euro in agenda lunedì prossimo.
In spolvero oggi sul parterre di Piazza Affari il titolo Atlantia che ha chiuso a +3,56% a 16,295 euro in scia alla decisione del board, a seguito della cessione di Aspi per 8 miliardi, di distribuire un dividendo di 600 milioni di euro nel 2022 e di avviare un programma di riacquisto azioni proprie di 1-2 miliardi. In generale, tra le politiche di reinvestimento il gruppo che fa capo alla famiglia Benetton intende destinare più risorse a crescita e supporto delle piattaforme del gruppo, cogliendo opportunità a livello internazionale nei settori delle concessioni autostradali e aeroportuali, dei sistemi di pagamento e dei servizi alla mobilità; a nuove aree d'investimento e al corporate venture capital con la creazione di un fondo con respiro globale.
A Milano si segnala il calo dell'1,8% di Tenaris nonostante il nuovo rialzo del petrolio. Giù anche Saipem (-0,18%) nonostante il nuovo contratto ricevuto da ADNOC Sour Gas per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering negli Emirati Arabi Uniti. Il contratto, che prevede l'espansione e il potenziamento dell’impianto di Shah gas già attivo, ha un valore complessivo del contratto di circa 510 milioni di dollari.
Nelle retrovie anche Banco BPM che cede l'1,5% circa così come Bper. Calo dello 0,74% per Unicredt, mentre si salva Intesa con +0,04% in area 2,45 euro.
Tra i peggiori oggi anche Exor (-1,41%) e Leonardo (-1,36%).
Poco mosso infine il titolo Poste Italiane (-0,29%) che scende sotto i 12 euro. Poste ha avviato il roadshow per l'emissione di un bond perpetuo ibrido callable (dopo 8 anni) da 750 mln di euro. "Riteniamo che i proventi servano a finanziare la crescita migliorando i ratio patrimoniali regolamentari e stimiamo in particolare un aumento del tier 1 di bancoposta di circa 200 bps (vs 1Q21 19,4%) e del solvency di poste vita di circa 800bps (vs 1Q21 301%)", rimarca Equita SIM che vede il bond avere per Poste un costo inferiore al 3%. Tra i prossimi catalyst per il gruppo postale c'è lo stacco del saldo dividendo da 0,324 euro in agenda lunedì prossimo.