Chiusura Borsa Italiana: Unicredit e Bper in caduta, male anche FCA
Piazza Affari dà seguito al passo falso della vigilia con banche anche oggi in affanno. L’indice Ftse Mib segna in chiusura un calo dello 0,86% a quota 19.758 punti. I mercati si sono mossi con cautela oggi in attesa dell’esito stasera della riunione Fed. Oltreoceano intanto continuano i record del Nasdaq con colossi quali Apple e Amazon che trainano ancora una volta il settore tech. Spicca poi il balzo per la prima volta oltre il muro dei 1.000 $ del titolo Tesla.
Bper paga timori su ulteriori esborsi legati a Intesa-UBI
A Piazza Affari sotto pressione oggi Bper, maglia nera del comparto bancario con oltre -5% a 2,491 euro. Sulle quotazioni della banca emiliana pesano le indiscrezioni sul dossier Intesa Sanpaolo-Ubi Banca. L’Antitrust non ha dato ancora, infatti, il suo benestare, nonostante il via libera all’Ops della Bce e di Bankitalia. Per ottenere il via libera all’OPS la banca guidata da Carlo Messina potrebbe essere costretta a sacrificare un numero maggiore di sportelli e quindi l’accordo con Bper potrebbe essere rivisto. Secondo indiscrezioni stampa si tratterebbe di un centinaio di sportelli di UBI in più rispetto a quanto preventivato, in aggiunta ai 400-500 già concordati. Se Intesa optasse per questa scelta, Bper rischia di pagare di più per l’acquisizione delle filiali offerte. Il titolo è stato già ampiamente penalizzato da quando a febbraio è emerso l’accordo sugli acquisti degli sportelli che verranno finanziati da un aumento di capitale fino a un miliardo di euro.
Molto male anche Unicredit con -3,3% a 8,63 euro. Cali nell’ordine dell’1% invece per Banco BPM, Intesa e UBI. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la BCE starebbe studiando una bad bank europea per far fronte ai nuovi crediti in sofferenza generati a seguito del Covid-19. Il piano prevedrebbe che il coinvolgimento del ruolo del MES svolga un ruolo di garante della bad bank.
FCA debole, CNH paga il dietrofront di Nikola
Dopo una prima parte di giornata positiva, hanno ceduto alle vendite anche i titoli della galassia Agnelli, con in affanno FCA a -2,7%. Già ieri il titolo del Lingotto era stato sotto il fuoco delle vendite sulla possibilità che l’antitrust UE
Peggio ha fatto CNH arrivata a oltre -6% per poi chiudere a -5,27%. A deprimere le quotazioni ha contribuito nel pomeriggio lo sgonfiarsi dell’euforia si Nikola Corporation, la startup dei camion ibridi partecipata al 7,11% da CNH. Su Nikola pesa la contromossa di Tesla che vuole accelerare sul lancio del suo camion elettrico. Stando a quanto risulta all’agenzia Reuters, Elon Musk ha detto al suo staff che è arrivato il momento di avviare la produzione in serie del camion commerciale Tesla Semi.
Nexi e Telecom avanzano
Tra i segni più spicca Snam (+0,47%) che si è rafforzata nell’efficienza energetica. Il gruppo, attraverso la controllata Snam4Efficiency, ha firmato accordi per acquisire il 70% di Mieci ed Evolve, due società attive nel settore dell’efficienza energetica in Italia, per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro.
Bene oggi anche Telecom Italia (+0,81%) e Nexi (+2,33%). Quest’ultima è tra i potenziali beneficiari del piano Colao che prevede l’emersione e regolarizzazione del contante (Voluntary Disclosure) e supporto a pagamenti digitali.