News Notizie Italia Cgia: Tasi comporterà aumento carico fiscale su seconde e terze case

Cgia: Tasi comporterà aumento carico fiscale su seconde e terze case

Pubblicato 5 Marzo 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:11
Da quest'anno i proprietari di casa dovranno fare i conti con una nuova tassa, la Tasi (tassa sui servizi indivisibili). La nuova tassa legata sulla casa di fatto sostituirà l'Imu per quanto riguarda le prime case, mentre sulle seconde/terze case e sulle costruzioni ad uso produttivo, il tributo sui servizi indivisibili andrà ad aggiungersi all'Imu. Pertanto, rimarca la Cgia di Mestre, "è certo che su queste tipologie immobiliari il carico fiscale è destinato ad aumentare".
Secondo una simulazione dell'Ufficio studi della CGIA, la Tasi "colpirà" soprattutto i proprietari di immobili in Lombardia, Lazio e Veneto. I primi saranno chiamati a versare complessivamente 660 milioni di euro, i secondi 480 milioni e i terzi 354 milioni di euro. La stima della Cgia ipotizza l'applicazione dell'aliquota base all'uno per mille che porterebbe complessivamente nelle casse dei Comuni poco più di 3,8 miliardi di euro. "Questa stima - segnala il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi - è molto prudenziale, in virtù del fatto che i Sindaci avranno la possibilità di aumentare ulteriormente l'aliquota. Pertanto, è molto probabile che alla fine il gettito complessivo sarà superiore ai 3,8 miliardi da noi preventivati". Le Regioni, invece, dove la Tasi peserà di meno sono quelle più piccole: la Basilicata (23 milioni di euro), il Molise (17 milioni di euro) e la Valle d'Aosta (14 milioni di euro) a conferma che il carico fiscale più importante è in capo alle Regioni dove è maggiore il numero degli immobili ad uso abitativo e quelli riconducibili alle attività commerciali/produttive.